Il presidente dell'InterSteven Zhang, è tornato ai microfoni della BBC sulla decisione del club di opporsi all'idea di giocare Juventus-Inter il 9 marzo, un giorno dopo il termine delle disposizioni regionali che chiudevano le porte dell'Allianz Stadium agli appassionati provenienti dai territori compresi nella "zona gialla". Il decreto odierno del governo italiano cambia nuovamente gli scenari ma non l'opinione di Zhang. "Chiudere le porte e continuare a giocare è la cosa giusta da fare. Da un punto di vista morale, in quanto presidente di una squadra di calcio e manager di un'organizzazione coinvolta in questi eventi, non posso accettare questo tipo di proposta e non posso lasciare che la salute pubblica sia messa a rischio - sono le sue parole - Non importa che tipo di sport sia, non importa se sono passate 24 o 48 ore, sapevamo che la situazione non sarebbe cambiata. La cosa giusta da fare era rifiutare la proposta. Ho dovuto fare ciò che era moralmente corretto, anche se era difficile dire di no. Ma abbiamo fatto la scelta giusta e ora la gente si rende conto che era corretta".

Da cittadino cinese e per gran parte dell'anno presente in Italia, il presidente nerazzurro ha un quadro ben chiaro della situazione nei due Paesi. "È importante che le persone non si facciano prendere dal panico e sembra che molti stiano facendo le cose giuste, come lavarsi le mani, il che sicuramente aiuta - continua il dirigente interista - In quanto club di calcio, abbiamo la responsabilità di trasmettere il messaggio giusto. La sicurezza è la massima priorità. Chiudere le porte per una partita è difficile per molte ragioni, ma alla fine, per continuare con il calendario e le normali attività, dobbiamo prendere queste decisioni".

Entrando nello specifico della stagione, Zhang promuove l'operato della squadra pur rimandando i bilanci conclusivi a fine annata. "Puoi giudicare bene solo una stagione arrivata alla fine - dice ancora il presidente interista - Durante una stagione ci sono sempre difficoltà, grandi momenti, alti e bassi. Questo è ciò che piace agli appassionati. Ecco perché lo sport è affascinante. È vero che siamo molto migliorati rispetto al passato. Il nostro allenatore e i nostri giocatori hanno messo tanto impegno. Tutti lo riconoscono e lo apprezzano. I nostri tifosi e persino i nostri avversari hanno visto una squadra più forte e un'organizzazione più forte, che sta crescendo . Ma non sono preoccupato del fatto che chiudere le porte degli stadi influenzerà le prestazioni della squadra. Ciò di cui sono preoccupato è mettere a rischio la sicurezza pubblica facendo questo tipo di eventi di fronte agli spettatori".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 04 marzo 2020 alle 20:43
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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