Alla vigilia di Inter-Manchester United, Dejan Stankovic ripercorre le sue precedenti esperienze in Champions League da quando è all'Inter, individuando i motivi che hanno portato la sua squadra all'eliminazione: "Le vere delusioni sono state contro Villareal e Valencia, Milan e Liverpool sono state eliminazioni. Contro i rossoneri, nel 2005, fu la serata di Dida che parò tutto. Nessun alibi invece contro il Villareal e il Valencia. All'andata meritavamo di vincere nettamente in entrambi i casi e abbiamo chiuso solo sul 2-1 contro il Villareal e addirittura pareggiato 2-2 contro il Valencia. Nelle partite di ritorno non eravamo noi, non siamo riusciti a spaccare la partita ed è andata male. Contro il Liverpool, dopo aver preso due gol ad Anfield, al ritorno serviva un'impresa. Nel complesso, direi che per superare i quarti di finale negli ultimi anni ci è mancata la testa, il giusto approccio all'incontro, perché eravamo forti come lo siamo adesso. E' arrivato il momento di cambiare la storia".

L'attualità dice Manchester United: "Loro più di noi hanno solo il nome. Non tanto perché l'Inter conti meno, ma perché loro hanno vinto molto negli ultimi anni. In meno, rispetto a noi, hanno la fame di vittorie. Da troppo tempo non conquistiamo la Champions". Mourinho sostiene che il Manchester non è affatto più forte dell'Inter, Stankovic concorda: "Quando lo dice scatta la fiducia nei propri mezzi. Lui è una garanzia, conosce bene gli inglesi, sa cosa dobbiamo fare per metterli in difficoltà. Ha preparato la partita nel modo migliore, svolgendo un gran lavoro psicologico, non ci ha lasciato dubbi sul da farsi. Con l'Inter ho vinto tanto, ma non voglio smettere senza provare la soddisfazione di superare i quarti di finale in Champions, abbiamo tutto per andare in fondo. Superando il Manchester otterremo la spinta necessaria per andare in finale".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 23 febbraio 2009 alle 09:31 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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