Prosegue l'operazione di Spending Review in casa Inter. La revisione dei conti era necessaria, sia in termini di FPF sia per il bilancio, sempre più difficile da gestire. E il punto di rottura per la UEFA è sempre più vicino, quindi attuare delle riforme è stato doloroso ma fondamentale. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l'operazione è nata nel 2011-2012, con una riduzione di 25 milioni di euro. Nella scorsa stagione la forbice si è aperta fino a 40 milioni, e quest'anno altri 10 milioni saranno tolti dal pesante bilancio. 

Si lavora sugli ingaggi. Troppo alti quelli che sono stati concessi fino ad ora. Il rinnovo annuale del contratto di Zanetti ha alleggerito le casse societarie di 1,5 milioni (lo stipendio del capitano è passato da 2,7 a 1,9 milioni netti); inoltre, con l'addio di Stankovic altri 4,5 milioni hanno salutato l'erario nerazzurro. Nello scambio Cassano-Belfodil la freccetta indica il verso positivo e, anche se c'è da considerare l'arrivo di Icardi, l'Inter è già a metà dell'opera.

Esatto, a metà. Perché questa settimana verranno ridiscussi anche i contratti di Cambiasso e Milito. Gli appuntamenti sono in agenda, adesso i due devono decidere se spalmare o meno. L'attaccante ha un contratto in scadenza, e il ritorno in patria non è un'operazione da escludere assolutamente. In due attualmente guadagnano 8,5 milioni all'anno. In materia di rinnovo però entrerà in scena anche Walter Mazzarri e le decisioni che verranno prese. Perché, come già dimostrato con Schelotto e Silvestre, l'allenatore toscano ha le idee chiare. L’altro esponente della vecchia guardia, Chivu, che si è già ridotto lo stipendio (2,1 netti), partirà per il ritiro, ma né lui né la dirigenza vogliono andare incontro a un’altra stagione di calvario: si valuteranno le sue condizioni a Pinzolo e si vedrà. L'operazione ringiovanimento bilanci è già in corso, adesso sarà fondamentale anche ridurre la rosa. E in questo Mazzarri è stato chiaro. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 09 luglio 2013 alle 08:00
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
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