Nella giornata dello scossone Icardi, Luciano Spalletti è protagonista della conferenza stampa pre-partita alla vigilia dell'andata dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Rapid Vienna. FcInterNews.it propone in diretta testuale le parole del tecnico.

18.53 -  Luciano Spalletti arriva nella sala stampa dell'Allianz Stadion.

C'è una squadra italiana che paragonerebbe come gioco al Rapid Vienna?
"A livello tattico moltissime, il 4-2-3-1 che usano è molto diffuso in Italia. Loro sono anche molto ordinati a sistemarlo in campo, il fatto che su questo campo non abbiano mai preso gol dipende dalla chiarezza del modo di giocare che hanno nel sistema di gioco. Il Rapid è una squadra molto attenta che sa benissimo quello che vuole, quello che è l'obiettivo da raggiungere, una squadra che ha carattere altrimenti non avrebbe vinto in casa dello Spartak Mosca, campo che conosco molto bene. Hanno passato il turno in un girone difficilissimo, gli si fanno i complimenti ma allo stesso tempo noi siamo venuti qui per fare risultato e vincere la partita. Dobbiamo avere un comportamento assolutamente mirato a quella che è l'intenzione di vincere la partita". 

Perché è stata tolta la fascia a Icardi? E ci spiega il rifiuto di venire a Vienna, una scelta abbastanza grave?
"Noi abbiamo una partita importantissima davanti, e ci sono già passate altre situazioni che non abbiamo preso come volevamo: tutte le attenzioni vanno messe su questa partita. E' stata una scelta difficile e dolorosissima, si sa il valore del nostro ex capitano. Ma l'abbiamo condivisa con tutte le componenti della società e fatta esclusivamente per il bene dell'Inter a 360 gradi. Poi questa è una risposta a quanto alludevo dopo Parma, dove sono stato male interpretato: io non mi occupo di contratti, era però evidente che c'erano delle cose che andavano messe a posto anche perché la reazione di oggi lo evidenzia. Di conseguenza, queste cose poi hanno messo e mettono in imbarazzo la squadra di cui era capitano e la società. Ora però si passa a quello che deve essere il discorso sul campo, a noi interessa quel discorso lì. Tutte le attenzioni sono rivolte a mettere sul campo quegli ingredienti che servono alla partita. Nei prossimi giorni chiariremo attraverso le parole del direttore che si esprimerà domani, poi parleranno gli altri. Per me finisce qui". 

Icardi non è a Vienna perché era dispiaciuto?
"Ha deciso lui di non venire, lui era normalmente convocato. Non ha più la fascia e abbiamo detto per quali motivi, poi per la convocazione è un discorso diverso: lui ci ha comunicato che non partecipava a questa trasferta. Se non se la sentiva? Me lo dica lei..." (rivolto al giornalista, ndr). 

La sua scelta di non essere qui può portare a ulteriori provvedimenti?
"Sono tutti passaggi che verranno fatti di conseguenza, per noi non cambia niente da un punto di vista tecnico e di gestione del calciatore. Tutto normale come prima, perché si era venuta a creare questa difficoltà che ci vedeva un po' tutti coinvolti. Per cui è stato deciso di fare così però poi noi vogliamo usare il ragazzo per le sue qualità di calciatore. Domani non lo abbiamo a disposizione ma ne abbiamo un altro altrettanto forte che si chiama Lautaro Martinez, il sui soprannome Toro non è casuale perché è entrato in campo e ha saputo svolgere bene il suo mestiere. Ci aspettiamo da lui e da tutti gli altri lo stesso muscolo che hanno sempre dato per farci essere qui a giocare". 

L'imbarazzo è dettato dai comportamenti di Icardi o dalle parole dell'agente?
"Vedo che siete interessati alla partita, mi fa piacere... La palla è tonda, il campo è rettangolare, finché non cambiano le misure col 4-2-3-1 ci stiamo bene dentro". 

Ancora sul discorso fascia, se è possibile...
"Non è possibile, non si possono ricevere nove domande su un fatto che non sarà dentro la partita. Dobbiamo mettere le attenzioni dentro la partita, io ho l'obbligo per rispetto del pubblico, del club e professionale, di andare a mettere le cose precise per quel che riguarda la gara. In settimana si parlerà di quello che si vuole, visto che lui non gioca abbiamo dedicato troppo tempo. Bisogna dedicarlo ora allo scorrimento della partita. Poi so che lei è molto attento, lo era a Roma poi mi ha seguito a Milano perché è affezionato e scrive altrettanto bene ora della mia posizione professionale. In questo momento deve avere pazienza e tentare di parlare di calcio, lei è più bravo se parla di calcio che di altre cose. Perché fa confusione ogni tanto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 13 febbraio 2019 alle 19:00
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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