Contava solo vincere, ieri sera a Genova, e i tre punti sono arrivati. Non sarà stata di certo la partita migliore che l’Inter abbia disputato quest’anno, ma alla fine quello che veramente conta è aver passato indenni un campo difficile e aver guadagnato tre punti nella rincorsa a Milan e Lazio. L’Inter, che martedì concluderà una prima fase da urlo con la gara di Londra contro il Tottenham, sarà poi chiamata a partite più soft contro Brescia e Lecce prima della sfida a Ibra e compagni, quegli stessi che i nerazzurri stasera vedranno e, come ha detto Julio Cesar, guferanno, contro la Juve, nella speranza che lascino per strada qualche punticino. La squadra di Benitez esce dal Marassi ancora rattoppata, visto che nell’ordine sono usciti Cambiasso e Julio Cesar, mentre Lucio ha continuato stoicamente sino alla fine, ma con la consapevolezza di essere difficilmente perforabile in difesa. Proprio la difesa, la migliore del campionato con 4 gol subiti, è ora il punto di forza nerazzurro, dopo che nelle prime giornate i critici accusavano l’Inter di avere poca organizzazione e di essere un po’ troppo sbilanciata. Benitez ha trovato la quadratura del cerchio dopo i problemi evidenziati nelle prime gare.

In Supercoppa contro la Roma e l’Atletico Madrid l’Inter ha sofferto le ripartenze, così come in casa con l’Udinese e con il Palermo in Sicilia. Dalla gara con il Bari in poi le cose sono cominciate a cambiare. A Roma invece una distrazione, a seguito di una punizione fischiata in maniera errata, ha beffato la squadra, stesso discorso per la gara di domenica scorsa contro la Sampdoria, dove Cassano si è aiutato con un fallo su Chivu. I tre gol subiti in Champions con il Tottenham, dopo essere rimasti imbattuti contro il Werder Brema, sono frutto invece di un errore di mentalità, definito così da Rafa nel post gara, un rilassamento che in Champions, dove i gol subiti contano parecchio, non ci si può permettere. Fatto sta che oggi la difesa, tallone d’Achille di inizio stagione, è diventato il punto forte, nell’attesa che l’attacco recuperi i suoi pezzi pregiati e con essi il gol.

A proposito di recupero, un’altra lieta sorpresa di ieri sera e senza dubbio Sulley Muntari. Il ghanese, entrato al posto del Cuchu, ha dimostrato una buona lena, facendo bene le veci del compagno da lui sostituito, proponendosi in avanti e chiudendo con puntualità dietro, addirittura prendendosi la responsabilità di cercare di far partire l’azione, visto che Sneijder è stato ben contenuto dal futuro nerazzurro Ranocchia e da Kaladze. Il ghanese, dopo l’esclusione con la Juventus, torna così utile alla causa Inter soprattutto in questo periodo in cui la mediana nerazzurra è affetta da epidemie di vario genere, per lo più muscolari, basti pensare a Mariga e Cambiasso, passando poi a Stankovic e Thiago Motta. Su un campo duro come White Hart Lane la sua fisicità e la sua grinta potranno giovare alla squadra, così come la difesa versione campionato, che vuole gettare nel dimenticatoio il secondo tempo orribile contro gli inglesi a San Siro.

 

- La riproduzione anche parziale dell'articolo è consentita solo previa citazione della fonte FcInterNews.it. I trasgressori saranno segnalati a norma di legge.

 


 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 30 ottobre 2010 alle 10:12
Autore: Alberto Casavecchia
vedi letture
Print