Non accadeva dal Mondiale 1998 in Francia: l'Olanda, superando clamorosamente il Brasile per 2-1, accede alle semifinali eliminando una delle principali favorite del torneo. Gara incredibile, che ha visto gli oranje sudare nel primo tempo, incastrati da un Brasile schierato bene in campo, capace di chiudere ogni spazio agli attaccanti di Van Marwijk, e bravo ad approfittare delle inguenità difensive degli avversari colpendoli col gol di Robinho, e che forse ha la colpa di non chiudere prima il match. Colpa grave, gravissima, perché nel secondo tempo si accende la scintilla Wesley Sneijder. E i risultati, come ci ha abituati con la maglia dell'Inter, sono stati devastanti: al 53', pesca un jolly da posizione impossibile, agevolato da un'ingenuità della ditta Julio Cesar-Felipe Melo, con quest'ultimo che devia quel tanto che basta perché la palla si insacchi. Un quarto d'ora dopo, il colpo del ko, arrivato in un modo per lui inusuale: di testa, da corner di Robben (e ancora Melo colto alla sprovvista). Da lì in poi, il Brasile sbanda completamente, e l'Olanda potrebbe addirittura arrotondare, senza però approfittarne fino in fondo.

"E' incredibile, fantastico, fantastico!". Con queste semplici parole, Sneijder nel dopo partita commenta questa storica giornata per lui e per il calcio olandese, che torna a pensare in grande grazie alle sue magie. Poi aggiunge con calma: "Alla fine del primo tempo ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: questi possono essere i nostri ultimi 45 minuti. Dovevamo dare il massimo, lo abbiamo fatto. Nel primo tempo abbiamo giocato male, ma nel secondo tempo benone. E' il mio primo gol di testa, è quasi impossibile, ma ho fatto gol e sono felice. Con l'1-0 del Brasile ci eravamo detti che potevamo farcela, e abbiamo fatto la seconda frazione come volevamo, facendo due gol e così è andata. Questa squadra è differente dal passato, anche la difesa gioca molto molto bene, anche oggi, hanno fatto un grande lavoro, e così possiamo vincere. Se continuiamo così, possiamo arrivare in fondo".

I Paesi Bassi, sfatando il tabù verdeoro, si riaffacciano nell'élite del calcio mondiale; e Sneijder, contemporaneamente, avanza prepotente e decisa la propria candidatura al Pallone d'oro. Un riconoscimento personale che coronerebbe un'annata magnifica, quella del falco di Utrecht che il Real ha gentilmente offerto all'Inter, con la quale si è consacrato definitivamente come uno dei giocatori più forti del panorama attuale. Ma per favore, godiamocelo noi nerazzurri, e soprattutto non ditelo a Perez, per lui sarebbe un'altra pugnalata al cuore...

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 02 luglio 2010 alle 18:14
Autore: Christian Liotta
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