A tutto Walter Samuel. L'argentino è uno che parla poco, preferisce far parlare il campo. Ma quando parla, parla col cuore. Con Nagaja Beccalossi negli studi di Inter Channel, il Muro nerazzurro si confessa in una lunga intervista che parte dalle origini e arriva sino ad oggi, quando nel derby fa di Pato ed Ibrahimovic due ectoplasmi.

LA CITTA' NATALE E IL BOCA - Walter inizia a raccontare della sua infanzia e della sua città: "Nella mia città ho tanti amici d'infanzia, familiari. Siamo tranquilli, mi sento sempre a mio agio, tutti ci tornano perché la tranquillità è davvero unica". Al Boca Juniors, un'esperienza unica: "Del Boca sono sempre stato tifoso, ricordo ancora la prima volta che sono andato col Newell's alla Bombonera, momento unico. Poi ho avuto la fortuna di vincere un campionato al Boca ed è stata una gioia enorme per me e la famiglia. Mi ricordo che mi presero all'ultimo giorno di mercato, ho deciso di corsa (ride, ndr).

IL PASSAGGIO ALLA ROMA - Samuel passa a parlare quindi del suo periodo a Roma: "E' stato diverso come trasferimento, perché mi hanno lasciato a giocare al Boca un anno in più. E' stata una scelta più economica per la mia famiglia, hanno fatto tanti sforzi per me e ho voluto ricambiare. Però alla Roma ho passato anni fantastici, lì è nata la mia prima figlia, è una squadra che porto nel cuore perché mi ci sono trovato bene. Quando abbiamo vinto lo scudetto è stato indimenticabile, sapevo fosse difficile anche all'inizio perché per me era dura al primo anno, ma piano piano mi sono ambientato e tutti giocando bene abbiamo conquistato il titolo".

UN MURO GALATTICO -"Al Real è stato un bell'anno, lo rifarei anche se dietro soffrivamo un po'". Samuel sorride quando parla della sua annata al Real: "Giocare lì è veramente unico, ma quando mi criticavano non cercavo scuse e provavo a migliorarmi. Siamo arrivati secondi ma ho deciso di venire all'Inter".

L'ARRIVO ALL'INTER - "C'era Facchetti, al mio primo giorno. Ricordo che è stato accanto a me a parlare, abbiamo fatto le interviste insieme, è stato un piacere. Un bel gesto suo essermi vicino, davvero. Ho voluto solo l'Inter, mi cercavano in tanti ma la società nerazzurra ha fatto uno sforzo perché voleva me. In quel momento abbiamo trovato la fortuna di iniziare a vincere subito, era importantissimo".

I GOL NELL'ANNO DEL TRIPLETE - Si passa a parlare dell'anno del triplete: "Ultimamente prendo sempre pali, quell'anno entravano i palloni... (ride, ndr). Col Siena mi ricordo che fu proprio da centravanti, dopo il gol del pari tornavo indietro ma Mourinho mi diceva di rimanere lì. Quell'anno è stato fantastico ma va messo in un cassetto perché ci stiamo giocando tanto anche quest'anno". I suoi sfoghi ai gol? "Noi difensori siamo poco abituati, quello che mi capita faccio in quel momento".

QUEL TREMENDO INFORTUNIO - Si parla anche dell'infortunio dello scorso anno contro il Brescia: "In quel momento ho pensato a qualsiasi cosa, è stato un periodo duro e meno male che è passato. Non sapevo come potevo rientrare, avevo sentito subito il dolore. Quando però il recupero è andato bene ho ripreso fiducia, ho capito che il calcio fa ancora per me, anche se divertirsi è una parola grossa perché giochiamo ogni tre giorni, ma giocare mi piace ancora. Per fortuna sono tornato e ora mi sento proprio bene". I compagni lo hanno aiutato tanto: "E' stato veramente emozionante, quando mostrarono la mia maglia dopo l'infortunio. A me era la seconda volta che capitava un infortunio brutto e mi ha fatto piacere quella cosa. Loro preparavano la partita e a me mancava tantissimo, è dura ma mi hanno aiutato davvero molto. Anch'io adesso con Burdisso che si è fatto male ho dato l'affetto, è una cosa bella".

CHIUSURA SULL'ASADO - Lo svago ad Appiano è anche con il suo asado: "Ricordo che all'inizio lo facevamo con Kily, Veron, Burdisso, Cruz... Adesso siamo in pochi (ride, ndr). E' una bella cosa, Zanetti serve ai tavoli, Cambiasso fa la provoleta e io e Diego e qualcun altro cuciniamo la carne. Ci riesce abbastanza bene, tutti mangiano volentieri quindi... (ride, ndr)".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 18 gennaio 2012 alle 22:14
Autore: Fabrizio Romano
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