Intervenendo in diretta nello studio di Sky Sport 24, Roberto Samaden, direttore responsabile del settore interista, ha parlato del successo ottenuto al Viareggio dalla Primavera nerazzurra, dicendo la sua anche sulla dichiarazione polemica di Arrigo Sacchi sui troppi giocatori stranieri nelle giovanili. Le sue parole: 

Sulla vittoria della Viareggio Cup - "Il Viareggio ha sempre una grandissima tradizione, anche se quest'anno non si è sempre giocato in condizioni ideali. La vittoria la si deve alla coesione del gruppo oltre ai valori tecnici: il merito va attribuito alll'allenatore e allo staff, oltre che a tutti i tecnici che hanno cresciuto questi ragazzi. Ieri in campo c'erano 5 giocatori su 11 che hanno giocato dieci anni nel nostro settore giovanile. E' un buon modo questo per dimostrare il lavoro del nostro settore giovanile". 

Su Bonazzoli - "Quando parlo di lavoro negli anni del settore giovanile, mi riferisco soprattutto a lui. Federico è 'sceso' in Primavera con l'atteggiamento giusto". 

Segreti del vostro lavoro -  "I meriti partono da lontano, da un gruppo di lavoro costruito agli inizi degli anni 2000, voluto da Moratti, portato avanti da Ausilio, Baresi, anche da me. Abbiamo 265 giovani, solo 15 provengono da federazioni straniere. A Viareggio avevamo 8 giocatori che hanno vestito la maglia dei pulcini". 

Troppi stranieri e polemica Sacchi - Non è questo il problema del calcio italiano, non bisogna vergognarsi di avere preso Puscas, Radu e altri stranieri. Io penso che il problema non sia lì, ma che credo anche che la riflessione del mister non fosse questa: non sono d'accordo sul fatto che il problema del calcio italiano sia legato a quello. Nella partita tra Italia e Danimarca Under 21, ad esempio, c'erano 7 giocatori del nostro Settore Giovanile e non sono stati certo Mbaye, Duncan, Livaja o altri a impedire loro di arrivare. Credo che i problemi del calcio giovanile vadano risolti alla radice, come avvenuto in Germania sviluppando il calcio di base. Sacchi è una persona eccezionale e sono sicuro che non abbia voluto assolutamente toccare il tasto dei giocatori di colore". 

Sul valore di Puscas - "George, come Bonazzoli, ha possibilità di diventare il giocatore di primo livello, poi viene allenato da un top come Mancini. Non è cosa comune che ieri sia venuto ieri a vederci, e poi non va dimenticata la grande l'attenzione della proprietà: anche ieri Moratti non ha mancato di farci sentire il suo affetto. Il settore giovanile è una cosa in cui bisogna lavorare nel lungo periodo, bisogna aver pazienza, crederci e accettare momenti anche non felici. I trofei che abbiamo vinto dimostrano la bontà del nostro lavoro. Tanti club italiani come noi stanno facendo bene a livello giovanile: penso all'Atalanta, all'Empoli, al Parma e alla Roma". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 17 febbraio 2015 alle 17:47 / Fonte: Sky Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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