Fermi tutti. Ma non è una rapina. O forse sì, perché perdere 60 milioni di euro in due anni come base fissa di introiti dalla Champions League lo sarebbe. Usiamo ancora il condizionale. Ma l'Inter sente la musichetta solo in lontananza, come una necessità che per il secondo anno consecutivo sta per sfumare. Centrare la Champions era fondamentale, lo ripeteva in ogni salsa il presidente Moratti. Eppure, adesso si è più lontani che mai. E quei 60 milioni di euro gridano vendetta: 30 persi un anno fa, 30 andrebbero in fumo quest'anno. E sarebbe solo l'inizio, perché tra i premi Uefa e i passaggi del turno si arriva facilmente a calcolare circa 100 milioni. Cifre enormi in tempi di Fair Play Finanziario che da queste colonne abbiamo già sviscerato da tempo.

Ma gli effetti dell'eventuale (si spera di no, ma la realtà oggettiva parla da sé) Champions mancata andrebbero a intaccare direttamente Sua Maestà il mercato. Perché già da dicembre, l'Inter aveva avviato contatti su più elementi importanti per costruire una squadra importante nel 2013/2014. Sembrava Champions acquisita, poi il Milan s'é messo a correre e il Napoli a fare semplicemente il suo. Ma l'Inter, proprio lei, è crollata. E adesso si mangia le mani. Perché quelle telefonate all'entourage di Edin Dzeko avevano una condizione: ci penseremo, valuteremo, ma con la Champions. Proprio come quelle avviate da gennaio-febbraio per Alexis Sanchez: si può fare, il ragazzo vorrebbe. Ma con la Champions.

Perché i giocatori la pretendono, perché senza quei milioni andare a trattare dal Manchester City, dal Barça o ovunque ci siano top players diventa un'impresa titanica. Per questo è stato tutto congelato, momentaneamente. L'attesa invece del lavoro ai fianchi che servirebbe per queste trattative, già da adesso. Ma senza Champions non si può andare oltre. Più che top players, chiamateli s-top players, frenati da un obiettivo mancato a meno di miracoli di mercato, operazioni geniali e sacrifici da parte dei giocatori stessi. Adesso, però, è solo tempo di rimboccarsi le maniche. Siamo in aprile e il verdetto è già sotto gli occhi di tutti. Quest'anno il mercato non si può sbagliare. Con un po' di intelligenza si può sopperire a tanti introiti mancati. Ma fermi tutti: i top players, per adesso, sono tornati a essere solo un sogno.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 01 aprile 2013 alle 15:31
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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