La grande rivoluzione. Adesso l'Inter è pronta a partire, dopo un'estate di repulisti al monte ingaggi. Come scrive Il Corriere dello Sport in edicola, si è passati dai 170 milioni dello scorso anno fino ai 140 milioni di quest'anno. Un passo in più, verso il grande obiettivo del taglio dei costi fino a 120-130 milioni di tetto ingaggi complessivo, comunque non realizzabile già nel giro del prossimo anno ma sicuramente traguardo più vicino, se pensiamo che due anni fa l'Inter arrivava quasi a 200 milioni di monte ingaggi.

E allora, dagli ingaggi sono arrivati risparmi importanti: 9 milioni da Forlan, 5,6 da Pazzini, 19 da Julio Cesar, 9 da Maicon, circa 13,5 da Lucio. Così nasce la rivoluzione, visti i nuovi ingaggi molto ridotti con l'eccezione di Cassano. Già, perché proprio ai 3 milioni (con bonus) di Antonio si fermerà il tetto nerazzurro del futuro. A 3 milioni netti ci sarà lo stop, verosimile che vengano poi inseriti bonus legati al rendimento. E proprio in quest'ottica, secondo il CorSport, potrebbero essere proposti nuovi contratti a cifre base inferiori ai big (come Sneijder, Stankovic, Milito, Cambiasso e chi sfora i 3 milioni netti) spalmando l'ingaggio su più anni di contratto e/o aumentandone la parte legata ai bonus. Un'operazione da avviare naturalmente nei prossimi tempi, con quell'obiettivo di ripulire la voce 'ingaggi' nel librone di Corso Vittorio Emanuele.

Con i nuovi soci cinesi, però, inizia anche un altro grande passo della rivoluzione. Quello di cui si parla poco, ma sicuramente importantissimo: l'aumento dei ricavi. Un processo che partirà già da quest'anno e che con l'arrivo del nuovo stadio toccherà il momento di vero boom. Per un'Inter più sana, più libera di spendere e sempre più competitiva, nel presente e nel futuro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 01 settembre 2012 alle 13:34 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
vedi letture
Print