Dopo la vittoria corsara della sua Inter a Parma, Luciano Spalletti ha riaperto più o meno volontariamente il 'caso Icardi', sortendo l’antipatico effetto di spostare l’attenzione dal campo, dove la squadra ha dimostrato con i fatti di voler scacciare la crisi di risultati, alla scrivania della dirigenza. "Visto che i direttori hanno accettato di discutere di questo contratto, ora devono andare a parlare e devono definirlo", le esatte parole di Lucio, come a dire che le trasmissioni non sono terminate. Anzi, secondo la Gazzetta dello Sport va raccontato un certo fastidio della società per l’ennesima uscita pubblica fuori asse del tecnico di Certaldo, che ha provato a spiegare privatamente come volesse solo fare un assist al proprio capitano, dentro il momento più difficile della stagione e un’astinenza da gol ormai condizionante.

E allora c’è da capire perché l'esigenza di simili dichiarazioni. Sempre secondo la rosea, sono certamente la spia di uno spogliatoio che poco e male ha digerito la pubblicità e la tempistica del caso rinnovo del numero 9, da parte di tutte le componenti in campo nella vicenda. Non è sfuggito, nel secondo tempo a Parma, un plateale e ripetuto gesto di insofferenza di Brozovic nei confronti di Icardi per un passaggio non controllato. E allora dentro quell’invito di Spalletti ai dirigenti c’è anche il sottinteso invito al club a tranquillizzare gli animi di tutti. Magari anche degli altri calciatori dell’Inter che aspettano un adeguamento di contratto.

Intanto Icardi rimane fermo, in tutti i sensi, e non sarà impossibile vederlo riposare nelle prossime partite, magari a cominciare da giovedì a Vienna, proprio a vantaggio di Lautaro. La dirigenza, in ogni caso, non crede al teorema Spalletti, ovvero che ci sia un collegamento diretto tra le prestazioni di Icardi e il caso rinnovo: "Gli aspetti contrattuali non possono e non devono condizionare un giocatore come lui", la precisazione di qualche giorno fa fatta da Marotta. I piani del club non cambiano. La società ha intenzione di adeguare e allungare il contratto del capitano, un nuovo incontro dovrebbe andare in scena dopo la doppia sfida di Europa League, entro la fine del mese. Ma la società ragiona su cifre che non muteranno, anche a fronte dell’invito di Spalletti di fare presto. Sette milioni di euro o giù di lì, bonus esclusi: tanto sarà in grado di mettere sul piatto l’Inter. E servirà la reale volontà di Icardi di arrivare alla firma. Altrimenti, si resta in scadenza 2021, termine rassicurante per qualsiasi tipo di scenario. Buono anche semplicemente per aspettare tempi migliori, magari semplicemente l’estate.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 11 febbraio 2019 alle 08:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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