Un addio improvviso, le voci a catena, il nome Inter come al solito tirato dentro. Le dimissioni di Fabio Capello dalla panchina della nazionale inglese hanno scatenato una ridda di voci quasi incontrollate circa la prossima destinazione del tecnico di Pieris. Capello non ha parlato e, anzi, ha smentito quei media che gli hanno attribuito alcune dichiarazioni. Lui non ha voluto commentare un distacco così improvviso, a soli quattro mesi dall'Europeo di Ucraina e Polonia.

DUE PIU' DUE - Ma in Italia, si sa, si fa presto a fare due più due, e gli addetti ai lavori hanno ben presto deposto dalla panchina interista Claudio Ranieri per lasciar spazio al nuovo Capello. Don Fabio è libero e sul mercato, quello che non era nel giugno scorso, quando davvero l'Inter lo cercò e quando davvero lui stesso diede la disponibilità: la Football Association, però, negò il lasciapassare, non avendo a disposizione un'alternativa immediata. Di fatto, con l'assenso dell'FA, Capello sarebbe potuto diventare l'allenatore nerazzurro. D'altronde, non più di tre giorni fa lo stesso tecnico aveva ricordato l'approccio di Moratti, senza nascondere che gli aveva fatto immenso piacere: "E' vero - confessò alla Rai -, in passato ci sono stati contatti con il presidente Moratti per l'Inter, ma alla fine abbiamo preso decisioni diverse. A me però ha fatto piacere, lo ammetto". Una predizione?

RANIERI SENZA MACCHIA? - Il due più due è stato facilitato, ovviamente, sia dalla caratura dell'ex ct inglese, sia dal momento poco brillante dell'Inter. Tra le big italiane, quella nerazzurra appare la panchina più traballante, se non l'unica. Juve, Milan e Roma sono bloccate con Conte, Allegri e Luis Enrique, ed ecco che rimarrebbe l'Inter. Ranieri, parliamoci chiaro, ha responsabilità prossime allo zero per la stagione balorda di Zanetti e compagni, ma è evidente che il suo rapporto con l'Inter non sia stato basato sulla lunga gittata.

PROGETTO, TIFO E... SOLDI - Tanti parlano di Capello pronto al ritiro dalla panchina o prossimo dirigente dietro una scrivania, ma la sensazione è che verso un progetto importante lui sarebbe davvero attratto. L'Inter potrebbe rappresentare una meta ambita (tifosi e casse societarie permettendo), anche per un motivo di orgoglio personale, ma non bisogna scartare le grandi big d'Europa, dall'ennesimo ritorno al Real Madrid (qualora Mourinho lasciasse davvero) a una nuova esperienza su una panchina di Premier. Lo scenario è aperto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 09 febbraio 2012 alle 09:11
Autore: Alessandro Cavasinni
vedi letture
Print