Il campionato ha appena vissuto una pagina amarissima per i colori nerazzurri, con la sconfitta casalinga con la rivale di sempre. Ma adesso è tempo di Champions League, dove l'Inter vuole chiudere i conti nel girone già domani sera contro il Lille. In conferenza stampa, Claudio Ranieri si presenta fiducioso e sereno: la squadra vuole rialzarsi e lo vuole fare subito.

Sugli infortuni, ultimo quello di Nagatomo. "Quando si cambia modo di allenare ci può essere qualche inconveniente. Noi non credo abbiamo fatto tanto danno, abbiamo lavorato poco. Ci sono dei ragazzi che hanno dei problemi e cerchiamo di monitorarli. Maicon? Giocava senza allenarsi: potrebbe essere stato un nostro errore e non dobbiamo ripeterlo con Sneijder e tutti gli altri. Wes? Vediamo se domani gioca".

Si teme il Lille di Hazard? "Per noi è un periodo particolare. Abbiamo molto rispetto del Lille, che da tantissimo tempo non perde fuori casa e qui a San Siro ha vinto contro il Milan. Cercheremo di vincere per mettere al sicuro la qualificazione. Hazard? E' un ottimo giocatore".

La preoccupano le critiche esterne e la delusione dei tifosi? "Sappiamo com'è il calcio, per cui i ragazzi devono levarsi di dosso tutte le scorie negative. Il gruppo è forte mentalmente e caratterialmente. Questa è anche la mia forza. Certo, dopo il match con la Juve sono dispiaciuti, ma è giusto così. Loro ora stanno meglio di noi, abbiamo sbagliato alcune cose tatticamente, ma siamo sulla buona strada".

Su Cassano: "Un grosso abbraccio ad Antonio, lo vogliamo rivedere subito in campo".

Un'opinione sulla contestazione a Castaignos, Jonathan e Alvarez. "Sono giocatori da Inter e futuri campioni. E' chiaro che in una squadra che va a mille, loro giocherebbero bene. Si allenano in maniera fantastica e hanno tutti i mezzi per far bene all'Inter".

Come si può risollevare la squadra visti i continui acciacchi? "Infatti vorrei avere tutti disponibili e in piena forma. Invece ho il dilemma su chi contare e per quanti minuti. Ci sono le difficoltà: a me piacciono, ora bisogna affrontarle e risolverle. Non abbiamo i risultati, ma la volontà e il sacrificio ci sono sempre. Cresciamo atleticamente e siamo fiduciosi. Il mercato? Quando le cose non vanno bene bisogna valutare tutto e restare sereni. Non si può cambiare tutto. Chi è preposto sta monitorando il calcio mondiale, ma io ancora non parlo con loro".

Poi arriva la solita domanda su Mourinho e sul fatto che si vede un Ranieri poco 'cattivo'. "Io vedo impegno nella squadra e so che nello sport ci sono momenti positivi e negativi. Non posso essere nervoso se si lavora bene. Ci sono degli errori, ma dobbiamo venirne fuori con maggior lavoro, capendo gli errori. Mou? Facciamogli un monumento, ma adesso non c'è".

Su Pazzini e Benitez che parla contro Moratti. "Io penso alla squadra e non ad altre persone (Benitez, ndr). Pazzini? Si vedrà domani".

Si torna a parlare del logorio della rosa. "Io non li vedo logori quando si allenano. Dateci tempo e fiducia, e vedrete che ho ragione. Se pensavo che sarebbe stato così difficile all'Inter? Mi aspettavo delle difficoltà, certo".

Come si risolve il problema dei pochi gol? "Allenando e aspettando che passi il momento negativo. La rosa dell'Inter ha tantissimi giocatori che possono fare gol. E' come se fosse una macchina ferma: bisogna spingerla per farla ripartire, ma una volta che va, poi corre".

 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 01 novembre 2011 alle 12:32 / Fonte: dall'inviato ad Appiano Gentile
Autore: Alessandro Cavasinni
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