In estate si è parlato a lungo delle strategie di mercato dell'Inter per l'attacco. Prima che esplodesse il caso Ibrahimovic e il successivo scambio con Eto'o che avrebbe scosso il mercato dopo le bombe del Real Madrid, la società di Corso Vittorio Emanuele, fresca di quarto titolo consecutivo, aveva archiviato la maxi operazione con il Genoa, che prevedeva, tra gli altri movimenti, lo scambio di attaccanti Milito-Acquafresca. Per quanto l'ingaggio dell'argentino venisse giudicato da tutti gli addetti ai lavori un gran colpo di mercato, considerando il valore del giocatore e il bottino di 24 reti messo a segno durante la stagione appena conclusa in maglia rossoblù, la rinuncia al giovane Acquafresca, titolare dell'under 21 e con ampi margini di miglioramento, ha suscitato non poche perplessità. In molti si sono chiesti infatti che senso avesse cedere un ragazzo di 21 anni che alla lunga avrebbe potuto dare soddisfazioni all'Inter, in favore di un centravanti sulla soglia della trentina. Strano, considerando la volontà di Mourinho di far crescere giovani di talento per dare al club tanti anni di gioie future.

La spiegazione dello stesso Mou non ha convinto, per quanto spiritosa: "Noi non acquistiamo giocatori che ci fanno gol" (Acquafresca aveva segnato nel 2-1 del Cagliari alla squadra nerazzurra a fine campionato, ndr), frase ripetuta, sempre con il sorriso sulle labbra, anche nei confronti del possibile arrivo di Antonio Cassano. Per quanto ironica, però, quella del tecnico si è rivelata una sentenza e alla fine Acquafresca è stato girato totalmente al Genoa. Il diretto interessato non l'ha presa affatto bene, puntando il dito contro chi non ha voluto dargli fiducia e promettendo 'vendette' future. Difficile dare torto all'ex Cagliari, che sperava di poter diventare l'attaccante dell'Inter del futuro, al fianco di Balotelli come nella nazionale di Casiraghi. Il mercato però ha imposto un sacrificio a Moratti, Milito era il giocatore ideale da affiancare a Ibrahimovic, anche se successivamente questo disegno ha subito delle correzioni in corso d'opera. Facendo un primo bilancio, però, per quanto meno futuribile, la scelta di puntare sul Principe sta pagando.

Al di là dell'infortunio che lo ha messo fuori causa per oltre un mese, l'argentino ha snocciolato finora cifre interessanti: 8 gol in 12 partite da inizio stagione, molti dei quali determinanti. Per non parlare degli assist, dei movimenti d'attacco e dello spirito di sacrificio che fanno tanto comodo ai compagni di squadra. Meno brillante l'avvio di Acquafresca, che sta faticando a imporsi a Bergamo, dove il Genoa lo ha mandato a fare ulteriore esperienza, evitandogli la concorrenza di Floccari e Crespo. Magari è solo una questione di tempo, nei prossimi mesi Acquafresca inizierà a segnare a raffica e con il trascorrere del tempo diventerà il nuovo Gilardino, guadagnandosi anche la maglia azzurra. Glielo auguriamo, perché se lo meriterebbe, ma per una squadra come l'Inter che ha bisogno di vincere subito, la scelta caduta su Milito è stata una delle migliori degli ultimi anni. Alzi la mano chi non è ancora convinto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 06 novembre 2009 alle 09:22
Autore: Fabio Costantino
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