Sette gettoni in campionato, dove è stato schierato titolare solo nelle ultime tre partite dopo essere arrivato dal Porto nell’ultimo giorno del mercato di gennaio, e due in Europa League coincisi con le pesanti sconfitte col Viktoria Plzen che hanno portato il Napoli alla cocente delusione dell’eliminazione dal torneo.  Francamente, un bottino decisamente magro, per un difensore del quale fino a non molto tempo fa si diceva un gran bene, ma che forse si è rivelato poco adatto alle esigenze tecniche del suo allenatore Walter Mazzarri. Era difficile pensare ad un nuovo incrocio tra i due; e invece, potenza del mercato, Jorge Pires da Fonseca Rolando, difensore centrale nato a Capo Verde e di nazionalità portoghese, è pronto a ritrovare sul proprio cammino il tecnico di San Vincenzo, nella nuova avventura interista.

Un acquisto completato nello spazio di poche ore, dettato dalla nuova emergenza legata alle condizioni di Cristian Chivu il cui futuro appare in bilico. Sfruttando gli ottimi rapporti consolidati negli anni col presidente dei Dragoes Pinto da Costa, Marco Branca ha impiegato poco tempo per convincere il Porto a concedere in prestito il difensore presto 28enne (il 31 agosto), dando a Mazzarri un puntello per il proprio reparto difensivo del quale, alla fine, già conosce le caratteristiche. Rolando sarà alla seconda avventura italiana, lui che è cresciuto nel Campomaiorense e che ha debuttato nel calcio dei grandi con la maglia del Belenenses.

 L’esperienza con gli Azuis do Restelo durerà quattro stagioni, con apparizione anche in Europa League, fino al 2008, anno del suo passaggio al Porto, dove nel giro di poche partite si guadagnerà la fiducia del tecnico Jesualdo Ferreira scalzando dalle gerarchie una delle colonne fino a quel momento della formazione biancoblu, vale a dire Bruno Alves, che di lì poco lascerà il club per tentare l’avventura nello Zenit San Pietroburgo. Rolando sarà una colonna del Porto che per due volte nel giro di quattro stagioni centrerà l’accoppiata campionato-Coppa nazionale, condita, nel 2011, anche dalla conquista dell’Europa League nel derby tutto portoghese contro lo Sporting Braga. Rolando viene indicato tra gli elementi più interessanti del gruppo allenato da André Villas-Boas, guidato dal micidiale bomber Radamel Falcao e che vantava nelle sue fila anche l’attuale nerazzurro Fredy Guarin.

Cominciano ad arrivare i primi segnali di interesse da parte di diversi club, anche italiani; ma in quel momento, il presidente Pinto da Costa spara alto, chiedendo almeno 15 milioni e frenando così i desideri delle pretendenti. Rolando, intanto, fa in tempo a collezionare un altro titolo di campione di Portogallo, finché, nell’estate 2012, qualcosa si rompe: il difensore si ritrova dietro Maicon, Otamendi e Mangala nelle scelte del tecnico Vitor Pereira e in campo non si vede praticamente più: una sola presenza, e di soli cinque minuti, nella partita esterna contro l’Estoril. Inevitabile per lui pensare alla partenza, che si concretizzerà nell’ultimo giorno del mercato di gennaio, destinazione Napoli. Dove però, come detto, l’annata non prenderà la piega benevola sperata.

Non riscattato dai partenopei, tornerà alla base ma solo per qualche settimana, prima di venire richiesto dall’Inter per completare la propria retroguardia. Rolando, quindi, potrà godere di una nuova chance per far valere quelle che sono le sue qualità di difensore roccioso e ottimo nel gioco aereo, dopo un’annata decisamente storta. Dovrà però dimostrare di aver superato quella sorta di “allergia” alla difesa a tre che forse lo ha frenato al primo impatto con Walter Mazzarri, lui abituato a dirigere una retroguardia a quattro.  Stavolta il test durerà tutta una stagione, di certo per lui un’occasione da cogliere per rilanciare le proprie quotazioni. E anche quelle dell’Inter. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 11 agosto 2013 alle 14:30
Autore: Christian Liotta
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