Terzo big-match per questo avvio di stagione tutt'altro che facile per l'Inter. Dopo Juventus e Fiorentina, stasera i nerazzurri affronteranno, sempre al Meazza, la lanciatissima Roma di Rudi Garcia, prima in classifica a punteggio pieno. Una sfida piuttosto complicata, sia per il valore dell'avversario, sa per qualche assenza prolungata in casa interista.

LA TATTICA – I forfait di Jonathan e, soprattutto, di Campagnaro, costringono Walter Mazzarri a rivedere l'impostazione del match per quanto riguarda gli interpreti. Un conto è poter fare affidamento sulla solidità dell'ex Napoli, un altro sperare che Rolando ricalchi la buona performance di Trieste. Contro uno come Gervinho, Campagnaro sarebbe stato perfetto. Ora toccherà all'ex Porto arginare lo stato di forma dell'ivoriano. Al posto di Jonathan, invece, verrà riproposto Alvaro Pereira, con Nagatomo di nuovo a destra. In attacco, dal 1' tornerà Rodrigo Palacio, con Alvarez in appoggio. Resta un dubbio, sempre il solito, ovvero l'interno mancino di centrocampo: al momento, Taider è in leggero vantaggio su Kovacic.

GLI AVVERSARI – Assenti Maicon e Bradley, Rudi Garcia confermerà gli 11 che hanno sommerso il Bologna nell'ultimo turno di campionato. Solito 4-3-3, dunque, con Totti punto di riferimento avanzato e Torosidis in sostituzione dell'ex nerazzurro come terzino destro. In mezzo, il tecnico francese chiederà a Strootman e De Rossi uno sforzo in più per tenere d'occhio l'estro di Alvarez, senza ovviamente snaturare il gioco offensivo intrinseco dei giallorossi.

I PERICOLI – Questa Roma ha diverse armi con cui poter far male agli avversari. Totti non lo si scopre oggi, Gervinho è una nota lieta, la qualità del centrocampo – con Pjanic in testa – è risaputa. Ma occhio soprattutto a Florenzi, lo scorso anno già a segno due volte contro i nerazzurri (sia a Milano in campionato che all'Olimpico in Tim Cup). E sui calci piazzati, Benatia si sta rivelando più preciso che in passato: l'ex Udinese arriva da due reti in due partite, quelle contro Sampdoria e Bologna.

DOVE COLPIRE – Soltanto uno il gol subito finora dalla Roma, ossia quello di Biabiany al Tardini di Parma. Oggi è durissima trovare un punto debole nel comparto difensivo giallorosso, che ha compiuto un grandissimo salto di qualità rispetto agli ultimi anni. Il Tallone d'Achille, come spesso succede, potrebbe risiedere proprio nel punto di forza: i terzini, che accompagnano sovente l'azione offensiva creando la superiorità numerica, lasciano campo alle loro spalle. Un rischio calcolato, certo, ma Mazzarri può disporre di armi offensive che le avversarie fin qui affrontate dalla Roma non avevano. Ed ecco che, mai come stasera, la rapidità della transizione offensiva interista potrebbe rivelarsi decisiva.

OCCHI PUNTATI SU... – Cambiasso. Il Cuchu sta zittendo i detrattori con prestazioni di alto livello. E' evidente che, se supportato a dovere, l'argentino ha ancora tanto da dare alla causa nerazzurra. Stasera, il suo duello con i dirimpettai giallorossi sarà anche il termometro dell'intero incontro. Della Roma si temono parecchio anche gli inserimenti da dietro dei centrocampisti, ma attenzione a Esteban, che in passato ha già castigato la formazione della Capitale. Per battere un avversario che si sente imbattibile, servirà lucidità e fame: Cambiasso avrà l'onere e l'onore di doversi fare carico dell'idea collettiva.

PROBABILI FORMAZIONI:

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 05 ottobre 2013 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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