Massimo Moratti non sarà più il presidente dell'Inter. La notizia era nell'aria e oggi, con grandissima probabilità, questa indiscrezione verrà ratificata anche durante l'Assemblea straordinaria che sancirà il passaggio delle quote di maggioranza in mano alla cordata indonesiana capitanata da Erick Thohir.

Non ha dubbi la Gazzetta dello Sport, che spiega così i motivi del rifiuto di Moratti alla insistente richiesta di Thohir di restare sulla poltrona principale del club: “Alla base della scelta di Moratti, il fatto che per primo è convinto che il club debba essere guidato da chi detiene la maggioranza; che lui non è certo attaccato alla poltrona; che una presidenza svuotata di potere non avrebbe senso; che appunto potrà stare comunque vicino alla squadra. Senza dimenticare la grande amarezza - condivisa anche dall’amico, sponsor ed ex consigliere Marco Tronchetti Provera - per quel messaggio freddo e per certi versi irriconoscente della Curva Nord durante Inter-Livorno”. Una idea maturata fin da maggio e cristallizzatasi nella cena in famiglia di mercoledì, in cui si è capito che pure Angelomario non sarà presidente (forse verrà confermato vicepresidente).

Di certo, Angelomario sarà ancora nel board, occupando uno dei tre posti che spetteranno alla parte di Moratti assieme a Rinaldo Ghelfi e Alberto Manzonetto, della Four Partners, l’advisor di famiglia. “Per gli indonesiani, oltre ai tre soci che hanno acquisito il 70% delle quote, ci saranno il futuro uomo forte Thomas Shreve e Isenta Hioe, il direttore finanziaria della società di Garibaldi, fratello maggiore di Thohir. Quello di Moratti non è comunque un disimpegno verso l’Inter. 'Ci sarà modo di stare vicino alla squadra', ha ribadito ieri sera. Senza dimenticare la prelazione garantita nel contratto con cui il petroliere tra due anni potrà riacquistare le quote appena cedute se gli indonesiani non avranno mantenuto le promesse di tenere competitivo il club”, si legge ancora sulla rosea. A Thohir, quindi, i galloni di presidente e ci sarà da capire se Moratti – che comunque fino a giugno non se ne andrà – accetterà almeno la presidenza onoraria. Fra poche ore sarà tutto più chiaro.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 15 novembre 2013 alle 07:57
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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