"Ascoltiamo tutti". Non è una frase di cortesia quella che Massimo Moratti ha rilasciato ieri parlando di mercato. Il presidente dell'Inter ha voluto ribadire la strategia della società, più orientata al bilancio che al semplice aspetto sportivo. Non respingere ad ogni costo le offerte che arrivano per i giocatori nella rosa nerazzurra non significa volerle accettare, anzi. Significa semplicemente rendersi disponibili qualora il mercato possa offrire delle opportunità irrinunciabili. La sordità a priori è deleteria e Moratti, da quando si è privato di Ibrahimovic facendo un favore alla squadra e al bilancio, ha capito che ogni giocatore ha un prezzo, ma ce ne sono alcuni che possono essere ceduto più a cuor leggero. Presi singolarmente, chiaro, i campioni dell'Inter hanno un diverso peso specifico all'interno dello spogliatoio, così come hanno un valore personale di mercato. Un Cambiasso, anche in caso di offerta da 25 milioni di euro, non lascerebbe mai la squadra, perché oggi ne è un simbolo, anche dal punto di vista umano. Si tratta di un esempio, perché il discorso potrebbe calzare a pennello anche per i vari Zanetti (Pupi è l'Inter) Lucio, Julio Cesar, Samuel, Santon eccetera, in particolare coloro che non hanno mai maniefestato il desiderio di andarsene.

Anche questo, nella mente di Moratti, è un aspetto importante. Se è vero che tutti i giocatori hanno un prezzo, non è altrettanto veritiero che siano tutti in vendita, né che ognuno possa essere oggetto di una proposta economica irrinunciabile. Il discorso cambia quando si parla di Balotelli e Maicon, i più ricercati sul mercato. Entrambi hanno espresso perplessità sul loro futuro nerazzurro, non hanno mai preso una posizione decisa, dichiarando pubblicamente di voler rimanere all'Inter. Umanamente certe situazioni pesano nelle strategie di mercato, perché si tratta di due fuoriclasse che potrebbero anteporre i loro obiettivi personali all'attaccamento alla maglia nerazzurra. Nulla di strano, il calcio è anche questo. Ma se proprio bisognasse rinunciare a qualcuno, Moratti ha fatto intendere che i nomi sono già sul piatto. Come i due manifestano perplessità (in realtà, Maicon si dice aperto a ogni possibilità), anche il presidente ha il diritto di farlo.

E Milito? Anche lui ha sconsideratamente avanzato dei dubbi sul futuro, salvo poi ritrattare. Il ritocco che la società gli farà avere è in linea con le sue prestazioni e con il suo peso specifico nella squadra. Inoltre, all'Inter non è arrivata alcuna offerta per il cartellino del Principe, il Real Madrid non si è mai fatto avanti. Magari è stata tutta una manovra dell'agente Hidalgo, che svolgendo il proprio lavoro ha cavalcato l'onda emotiva del Triplete per ottenere una ricompensa. Entro determinati limiti, alla fine l'ha avuta, quindi tutti felici e contenti. Maicon e Balotelli, dunque, sono loro i campioni con maggiori probabilità di partire. Il brasiliano è sempre sotto la lente d'ingrandimento del Real, che però ultimamente ha fatto capire di non voler arrivare alle cifre chieste da Moratti. E di conseguenza, non avrà il giocatore.

Il futuro di Maicon si delineerà nei prossimi giorni, la sensazione attuale è che rimarrà nerazzurro, salvo colpi di scena da Madrid. Siamo invece sul fronte delle ipotesi per quanto concerne Balotelli. I 40 milioni che Moratti avrebbe fissato per la cessione sono una cifra meramente indicativa, un approccio per i club interessati per iniziare a discuterne. Al momento però non esiste società disposta a fare un investimento di tale portata per SuperMario, neanche il Manchester City di Mancini, che ha altri obiettivi. Porte aperte dunque anche per il giovane attaccante, ma non è detto che qualcuno, a queste condizioni economiche, sia intenzionato a varcarle.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 luglio 2010 alle 15:00
Autore: Fabio Costantino
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