"La prima partita che ho visto allo stadio è stata proprio Roma-Inter. Un 3-3 spettacolare". Un aneddoto, è quello con cui Matteo Politano comincia il suo racconto dalle pagine del Match Programme di Inter-Psv. "Ho sempre visto nelle bandiere della Serie A dei primi anni 2000 un punto di riferimento non tanto tecnico, quanto personale. Javier Zanetti era uno di quei giocatori infiniti che ho sempre ammirato, al pari di Francesco Totti, che per un romano...".

Tanti ricordi, ovviamente, sono legati alla Capitale. "Ricordo il primo provino che ho fatto con la Roma. Bruno Conti mi ha messo terzino. Poi, nel secondo provino, esterno d'attacco e da quel momento non ho più abbandonato quel ruolo là davanti. Ho avuto la fortuna di andare via di casa a 18 anni, a Perugia, e crescere con i miei genitori, i miei amici, la mia ragazza che poi è diventata mia moglie. E' stato un valore aggiunto per me, mi ha donato serenità e mi ha fatto prendere le decisioni giuste al momento giusto".

E poi il tempo libero, gli hobby. "La pesca mi rilassa molto - dice - Gioco a tennis e ne guardo parecchio. Il mio tennista preferito è Nadal anche se, lo devo ammettere, chi incarna il tennis per classe e colpi fuori dal comune è re Roger Federer. Ho rpvoato anche un po' paddle perché non sono uno che sa stare fermo".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 dicembre 2018 alle 11:39
Autore: Mattia Todisco
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