Negli ultimi giorni la Gazzetta dello Sport ha lanciato una sorta di bomba: l’Inter sarebbe interessata ad Andrea Pirlo, per quello che sarebbe uno dei più sorprendenti ritorni a ‘casa’. Già, perché il centrocampista del Milan, pur vestendo da dieci anni la maglia rossonera ed essendo considerato un veterano di questi colori, ha in realtà un’origine nerazzurra, seppur lontana nel tempo. Era infatti l’estate del 1998 quando l’Inter lo prelevò, 19enne, dal Brescia e lo tenne legato a sé tra alti e bassi fino al 2001 (in mezzo i prestiti alla Reggina e ancora alle Rondinelle), prima di accettare l’offerta di 35 miliardi di lire da parte del club di via Turati. Un’operazione allora considerata perfetta in chiave interista, ma poi rivelatasi in una beffa con il trascorrere del tempo. Nato trequartista, Pirlo è stato adattato con successo da Carlo Ancelotti al ruolo di regista (dopo una stagione da seconda linea), mossa tattica che lo ha trasformato in un perno del Milan e della Nazionale, che con lui in cabina di regia è diventata Campione del Mondo 2006. Oggi, alla soglia dei 32 anni, il futuro del centrocampista bresciano non sembra più a Milanello: per lui, nonostante i risultati della sua squadra, è stata una stagione negativa, causa una serie di infortuni che finora gli hanno fatto saltare oltre venti partite, troppe per aspettarlo. Per questa ragione a gennaio il Milan ha acquistato Van Bommel e con l’olandese ha messo a posto il centrocampo, rinunciando alle geometrie di Pirlo e cambiando idea di gioco. Una scelta che, al momento, rende non più indispensabile la conferma dell’ex Brescia, il quale avrebbe già ricevuto un’offerta da parte della Juventus (contratto da 3 milioni a stagione per 3 anni).

In questo contesto di dubbio sul futuro di Pirlo, a detta della Rosea l’Inter si starebbe per muovere al fine di riportarlo ad Appiano Gentile a 10 anni di distanza. Un’operazione apparentemente inspiegabile considerando le condizioni fisiche e l’età del giocatore, ma giustificabile alla luce di chi la sponsorizza: Leonardo. L’allenatore dell’Inter conosce benissimo Pirlo, avendo condiviso con lui tanti anni in rossonero da giocatore, da dirigente e infine da allenatore. Probabilmente vestendo i panni del tecnico milanista ha avuto modo di apprezzarne le qualità dal vivo, tanto da volersi affacciare alla finestra per capire se c’è la possibilità di tornare a lavorare con lui. Perfetto nel rombo da vertice basso, Pirlo si adatterebbe anche allo schema nerazzurro che ha fatto finora la fortuna di Leo, posizione in cui oggi si sta adattando Thiago Motta. Il tecnico brasiliano davanti alla difesa vuole un giocatore in grado di far ripartire l’azione e nella rosa dell’Inter è Motta l’unico che incarna tale caratteristica. Ma trattandosi di un adattamento e non essendo l’italo-brasiliano un fulmine di guerra quando si tratta di interdire, avrebbe senso piazzare in quella zona un calciatore più adeguato. E dopo 10 anni di Milan e Nazionale nel ruolo di regista, Pirlo conosce bene il mestiere.

Non stiamo parlando di una trattativa in corso, ci mancherebbe. Le percentuali che Pirlo lasci il Milan non sono di certo alte, men che meno quelle che possa fare il salto da una sponda all’altra del Naviglio, considerato il clima che si creerebbe nei suoi confronti per un ‘tradimento’ di simili proporzioni. Eppure l’idea c’è, anche se non di facile attuazione, complice il pressing bianconero. Moratti stesso si è espresso con toni d’elogio nei confronti del centrocampista, ma questo non significa che abbia intenzione di farsi avanti concretamente. Probabilmente ciò avverrebbe solo ed esclusivamente se le condizioni del momento fossero propizie e lo stesso Pirlo non opponesse resistenze. Altra perplessità, l’età del giocatore, 32 anni, che stona con la strategia ‘verde’ che da tempo il club di Corso Vittorio Emanuele sta attuando. In realtà, il fatto che l’Inter si stia muovendo per accaparrarsi i migliori prospetti del calcio internazionale non significa che non si concentri anche sul presente. La società vuole vincere anche oggi, e intanto costruisce il suo futuro. E per vincere oggi servono i grandi calciatori, come Pirlo, per esempio. Si resta comunque nel campo delle ipotesi, perché nonostante il gradimento di Leonardo e Moratti il diretto interessato resta legato al Milan e faticherebbe a tornare al passato indossando i colori opposti di Milano. Nel frattempo, comunque, in casa nerazzurra si continua a monitorare il mercato internazionale, perché se Pirlo resta una pazza idea, altri obiettivi sono decisamente più concreti.


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Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 19 marzo 2011 alle 11:17
Autore: Fabio Costantino
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