Dopo aver investito la cifra ragguardevole di 10 milioni più 5 di bonus (molti dei quali, per fortuna, mai sborsati), l'Inter è da tempo entrata nell'ordine di idee di cedere Alvaro Pereira. L'esterno uruguaiano era finito sul mercato già in estate, ma non arrivarono offerte degne di tal nome. La speranza era quella che la cura Mazzarri potesse riportare anche lui su buoni livelli, ma, al contrario di qualche suo compagno, il buon Alvaro non è riuscito a emergere. Nessuna catastrofe, per carità, ma le prestazioni non hanno affatto convinto, anche in virtù dei ravvicinati paragoni con i vari Jonathan, Alvarez e altri 'resuscitati'.

ASPETTANDO IL CKSA - "Nessuno probabilmente verserà gli 11 milioni che sborsò l'Inter per averlo, ma il Cksa è interessato e chissà", si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport. Il club nerazzurro accetterebbe a questo punto anche una minusvalenza e con 7-8 milioni l'ex Porto potrebbe tranquillamente lasciare Milano. Siamo ai saluti, comunque, anche perché il fatto di preferirgli Zanetti (40 anni sulle spalle e un'assenza di 7 mesi dai campi di gioco), con Nagatomo ko, la dice lunga.

LA LISTA - La domanda è: chi al suo posto? Di nomi ne sono stati fatti parecchi, ma ci sarebbe un favorito. "Da D’Ambrosio a Criscito, da Ansaldi a Bernat e Kolarov: ecco i nomi che l’Inter sta sondando. Ma in cima alla lista resta sempre Marquinho che sa fare l’esterno e l’interno", ribadisce la Gazzetta dello Sport. Qualcuno parla di scambio con la Roma tra il brasiliano e Kuzmanovic. Sicuramente il profilo di Marquinho piace e non poco. D'Ambrosio, al contrario, appare molto vicino ai giallorossi, con Sabatini che ci lavora da tempo. Difficile arrivare già a gennaio a Criscito e Ansaldi: lo Zenit non ha intenzione di privarsene a breve ed entrambi stanno bene in Russia. Per Criscito, il discorso potrebbe cambiare soprattutto in estate, quando Luciano Spalletti potrebbe dire addio alla Russia. Kolarov e Bernat, infine, restano piste difficili da percorrere.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 06 dicembre 2013 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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