Un patto trasparente, per fugare via ogni dubbio. Massimo Moratti e Zlatan Ibrahimovic (attraverso il procuratore Raiola) avrebbero trovato un punto d'incontro per continuare a remare verso la stessa direzione, con ampie garanzie da entrambe le parti. In pratica, l'obiettivo principale in questo momento è portare a casa lo scudetto, impegno che vieta qualsiasi altra distrazione di mercato. E su questo punto non c'è alcun dubbio, sia il presidente sia l'attaccante sono d'accordo. Allo stesso tempo, dopo la vittoria del titolo, entrerà in gioco il discorso futuro. Moratti vuole trattenere Ibrahimovic, ma si rende conto che il giocatore possa vederla diversamente. Il rischio che vada via esiste, inutile nasconderlo, ma la società nerazzurra non ha intenzione di rimetterci dal punto di vista economico come da quello tecnico. Né lo svedese vuole causare un danno al club che lo ha sempre trattato benissimo, sotto tutti gli aspetti.

Per questo motivo nel patto rientra anche la possibilità di una cessione, ma non a una cifra inferiore ai 70 milioni di euro. In tal modo anche l'Inter si tutelerebbe, nel caso ci fosse una società pronta a fare follie per Ibrahimovic. Il quale terrebbe viva la possibilità di cambiare aria, con la garanzia da parte di Moratti che se arriverà la proposta giusta la dirigenza non farà ostruzionismo e si siederà a un tavolo per discuterne. Un gentleman agreement, insomma, che dà trasparenza a una situazione ancora caratterizzata da molti punti interrogativi. Nonostante ciò, ad oggi, Ibrahimovic sembra essersi convinto di rimanere a Milano almeno per la prossima stagione, anche perché Moratti gli ha assicurato di voler costruire una squadra all'altezza delle big d'Europa, per consentirgli di fare bene anche in Champions League. L'intento è fare in modo che Ibra possa vincere il trofeo con la maglia dell'Inter. Anche su questo punto c'è unione d'intenti.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 07 maggio 2009 alle 09:06 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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