"Una partita importante per la città di Parma, per uno stadio che rappresenta tanto per la storia del club. La gente arriverà al Tardini per vedere una bella partita, anche se si tratta di un'amichevole". Fotografa così, Mauro Icardi, l'incontro di domani sera tra Inter e Athletic Bilbao, quinto di livello internazionale nel pre-campionato nerazzurro. Finora, inevitabile sottolinearlo, avaro di risultati positivi. Contro i baschi, che condividono con i milanesi la gioia di non aver mai conosciuto l'amarezza della retrocessione, sarà un'opportunitàpreziosa per concretizzare l'upgrade tanto atteso dai tifosi, visto che in questo periodo circola un po' di perplessità sul reale valore della rosa nerazzurra. Che va comunque completata nei prossimi giorni.

AVVERSARIO IDEALE - Roberto Mancini finora ha dato ben poco peso ai risultati e allo zero nella casella gol segnati, fosse stato per lui certe sfide con avversari blasonati le avrebbe evitate volentieri. Un cantiere aperto come l'Inter richiede più lavoro sul campo che partite, ma confrontarsi con squadre di grande livello offre comunque spunti interessanti. Soprattutto perché mette in evidenza i limiti della squadra, su cui allenatore e staff tecnico dovranno continuare a lavorare per farsi trovare pronti il 23 settembre, alla prima di campionato. L'Athletic Bilbao, reduce dal passaggio del turno nel terzo turno preliminare di Europa League contro il Baku e a pochi giorni dalla Supercoppa spagnola contro il Barcellona, non vale certo Real Madrid o Bayern Monaco ma è uno sparring partner ideale per tastare il grado di crescita fisico e tattico della squadra. Per Mancini, dunque, l'occasione di continuare a rodare la squadra che ha in mente e valutare lo stato di salute dei singoli.

SERVE UN UPGRADE - Dopo gli esperimenti contro l'Al-Ahli, un test in famiglia in cui l'allenatore ha proposto anche la difesa a tre, contro l'Athletic si dovrebbe rivedere l'undici potenzialmente ufficiale, o quanto meno il modulo che l'Inter dovrebbe presentare nelle prime sfide che contano. Certa l'assenza di Hernanes, l'ennesima mancata convocazione di Shaqiri lascia scoperto il ruolo di trequartista e apre a una possibile variante tattica. Sarà anche un altro banco di prova per l'attacco, che finora ha denotato scarso cinismo sotto porta pur cercando di eseguire al meglio gli schemi provati in allenamento. Negli ultimi 16 metri servirà qualcosa di meglio di quanto visto finora. Anche Mateo Kovacic avrà puntati gli occhi dei tifosi e degli addetti ai lavori, ancora in parte dubbiosi sulla sua capacità di agire davanti alla difesa da regista. Infine, ci si attende ulteriori segnali positivi dalla difesa, con Joao Miranda e Jeison Murillo chiamati ad affinare la propria intesa.

IN ATTESA DEI CAMBIAMENTI - A Parma dunque ci si aspetta di vedere passi avanti dei nerazzurri, in un match che non va sottovalutato alla luce delle qualità dell'avversario e che pertanto potrà fornire ulteriori indicazioni sulla crescita dell'Inter. Dopo il test del Tardini ne rimarranno altri due, Trofeo Tim e amichevole contro l'Aek. Poi, sarà campionato e con i 3 punti in palio il tempo degli esperimenti sarà finito. Probabile che al 23 di agosto la rosa dell'Inter avrà subito ulteriori cambiamenti, soprattutto in uscita e con la speranza di altri innesti che possano aumntarne il tasso qualitativo. Nell'attesa, Mancini spera di assistere a una prestazione convincente, perché le attenuanti di un paio di settimane fa oggi valgono meno.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 07 agosto 2015 alle 21:36
Autore: Redazione FcInterNews.it
vedi letture
Print