Una lunga intervista per raccontarsi. Qualche settimana fa, Rodrigo Alborno, talento paraguaiano dell'Inter al momento con la Primavera, ha svelato come prosegue la sua vita da giocatore nerazzurro. Ecco il botta e risposta tradotto da FcInterNews.it.

Rodrigo, come vanno le cose in uno dei più grandi club al mondo?

"La verità è che stare a contatto diretto con campioni di tale livello è un qualcosa di unico. Un'esperienza unica".

Raccontaci come ti muovi, la tua giornata tipo a Milano.

"Possiamo definirlo come un giorno... normale. Gli allenamenti sono sul tardi, dunque la mattina riposo e dopo l'allenamento torno a casa per mangiare con i miei familiari oppure fare un giro con gli amici. Prendo l'autobus da Interello e approdo ogni giorno ad Appiano".

Quali sono i tuoi obiettivi con l'Inter?

"Sogno sempre di vincere tutto in ogni squadra in cui gioco. Qui ovviamente non cambia la mia opinione, anche perché sono in uno dei club migliori del mondo".

Come sono i tifosi nerazzurri?

"Vivono al massimo ogni secondo della partita. Ad essere sincero non credevo di ritrovarmi una tifoseria così calda, però la verità è che sono molto caldi".

Come ti senti a giocare al fianco di così tanti campioni?

"Quando ho lavorato con loro mi sono sentito come se fossi in un sogno. E invece è la realtà, sono qua per lavorare e diventare come loro".

Quali differenze noti tra calcio paraguaiano e italiano?

"In Italia si gioca con tanta forza, molte entrate dure, forse si esagera anche un po'. Però è questa la caratteristica di questo calcio".

Com'è la sede del centro sportivo?

"Fantastica, molto bella, molto pulita, ordinata, grande. A chiunque piacerebbe una struttura così bella".

Ma è vero che tutti gli italiani sono fissati con la moda e l'apparenza?

"E' così. Le persone vestono alla moda, per questo Milano è tra i centri più noti al mondo in merito".

Vivi con la famiglia o da solo?

"Grazie a Dio posso essere qui con mio papà e mia mamma, e non ho mai avuto dubbi nell'accettare che vivessero con me. E' fondamentale averli qui. Mi danno tanti consigli anche di vita".

Come vedi le novità della Nazionale paraguaiana con Arce? Credi ti chiamerà?

"Giocare per la Nazionale è uno dei miei sogni, spero di avere questa fortuna anche perché Arce è uno che punta sui giovani. Lavorerò per quest'opportunità".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 18 novembre 2011 alle 16:15 / Fonte: ABC
Autore: Fabrizio Romano
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