Motorino nerazzurro una ventina di anni fa, oggi allenatore di successo. Okan Buruk conosce benissimo Hakan Çalhanoğlu, dato che lo ha allenato in Nazionale già in tenera età. Tra ricordi personali e aneddoti, tra l’altro esplicitati in un buon italiano, ecco l’esclusiva di FcInterNews con il tecnico turco.

Cosa pensa dell’arrivo di Çalhanoğlu all’Inter?
“Lo conosco molto bene. Quando aveva 16 anni lo chiamammo per la prima volta nelle giovanili della Turchia. Successivamente completò tutta la trafila. È un giocatore di qualità, con una tecnica importante. Calcia benissimo ed è un bravo ragazzo. Per l’Inter sarà un calciatore molto importante. Aiuterà molto la squadra. Sono molto felice che abbia firmato per i nerazzurri”.

Dal Milan all’Inter, sull’altra sponda del Naviglio.
“Abbiamo visto che l’Inter dell’ultimo anno era fortissima. E per me è stata sfortunata in Europa. Nella prossima annata sono sicuro che oltre all’obiettivo Scudetto, si potrà fare benissimo anche in Champions League, magari anche vincerla. Çalhanoğlu adesso giocherà con calciatori più forti rispetto a quelli del Milan. Verrà inserito in un modulo diverso, ma lui può ricoprire tanti ruoli in campo”.

Pensa che Çalhanoğlu abbia fatto una scelta sportiva e non economica?
“Sicuramente. Lui era libero, se avesse messo davanti i soldi sarebbe andato da altre parti. Hakan ha scelto l’Inter per competere in Champions e per vincere lo Scudetto. I nerazzurri sono più forti del Milan: hanno la rosa migliore d’Italia. Çalhanoğlu ha basato la propria scelta sulla carriera, non sullo stipendio percepito. Le assicuro che non è una persona venale, ama il calcio e il suo lavoro”.

Vi legheranno molti aneddoti.
“A 16 anni era molto timido. Adesso è più aperto. Ricordo che insistemmo parecchio per farlo giocare con noi in Nazionale. Fummo molto felici che scelse la Turchia e non la Germania”.

Parliamo di lei. Cosa ricorda della sua esperienza all’Inter?
“Avevamo una squadra fortissima. In Italia c’erano i migliori giocatori del mondo. Colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Moratti. Lui anche a livello personale era il migliore di tutti. Ho solo ricordi belli dell’Inter. Giocatori di qualità. Ottima organizzazione. Adesso è tornato quello spirito, bene così”.

Chi vincerebbe tra voi e l’Inter attuale?
“Pari (ride, ndr). A livello di nomi e di singoli erano più importanti quelli di 20 anni fa. Ma oggi credo ci sia maggiore senso di squadra”.

Lei in Turchia ha stabilito un’impresa epocale: ha vinto da mister il campionato col Başakşehir. Sogna sempre di poter allenare l’Inter?
“Col Başakşehir abbiamo fatto benissimo. E non dimentichiamo che in Champions League abbiamo battuto il Manchester United e ci siamo battuti anche col PSG. È stata una tappa molto importante della mia carriera. Adesso mi piacerebbe lavorare in Italia. Vediamo se arriverà qualche offerta interessante. L’Inter è il top del top in Italia, ci vuole la giusta esperienza per guidare i nerazzurri. Però potremmo iniziare dalla Serie A”.

Si ispira a Hector Cuper?
“Sinceramente faccio giocare le mie squadre all’attacco. Cuper, che è un mister bravissimo, praticava uno stile più difensivo. Il calcio è cambiato tanto dal 2000, si evolve sempre. Io prediligo la pressione alta e il voler attaccare gli avversari”.

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Sezione: Esclusive / Data: Mer 23 giugno 2021 alle 19:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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