Con il rientro stamattina dal Sudafrica è ufficialmente terminaata la spedizione azzurra ai Mondiali in Sudafrica. Una delusione ancora cocente che, con le altre nazionali ancora qualificate, fatica a essere metabolizzata. L'eliminazione dal torneo è l'ultimo capitolo dell'esperienza di Marcello Lippi sulla panchina dell'Italia, adesso il contestato Ct lascerà il suo posto a Cesare Prandelli, accolto con il salvatore della patria ma costretto a rifondare una nazionale che ha bisogno di rompere definitivamente con il passato. Facile prevedere, dunque, che nel nuovo corso prandelliano, al via dal 1° luglio, la maglia azzurra verrà indossata da calciatori che in Sudafrica non si sono visti, per ragioni che solo Lippi può spiegare. Sarà un'Italia più giovane, con un nuovo staff (entreranno a far parte della squadra il vice storico Pin, i preparatori Venturati e Casellato. Resteranno Peruzzi e Castellacci) e con volti 'vecchi' e nuovi, a partire da Antonio Cassano e Mario Balotelli, gli attaccanti inspiegabilmente rimasti a casa e rifiutati da una squadra priva di fantasia.

Oltre all'intoccabile Pirlo (difficile trovare un sostituto), del gruppo di Lippi rimarranno verosimilmente Buffon, Chiellini, De Rossi, Gilardino, Quagliarella e Pazzini, mentre le difficoltà sulle fasce dovrebbe essere risolta da Santon, Marchionni, Maggio, Cassani e De Silvestri. Volti nuovi anche a centrocampo, dove Prandelli potrebbe dare spazio ad Aquilani (al rientro in azzurro), Poli e Candreva. In difesa, la carenza di centrali verrà risolta dal lancio di Bonucci, dal ritorno di Barzagli e dall'esordio di Ranocchia, prossimo a vestire la maglia nerazzurra. In attacco, oltre a Cassano e Balotelli, scalpita Giuseppe Rossi, anche lui lasciato a casa da Lippi.

Prandelli però potrebbe dare fiducia anche agli oriundi, che in Italia abbondano. Non si esclude una chance per Amauri (persino lui avrebbe fatto meglio di Iaquinta come punta centrale) e per l'interista Thiago Motta, che avrebbe avuto le carte in regola per essere anche in Sudafrica, così come Cristian Ledesma che, non avendo mai giocato con una rappresentativa argentina e avendo il doppio passaporto, è convocabile. Il laziale potrebbe rappresentare una valida alternativa a Pirlo. Difficile, tuttavia, che il nuovo Ct 'esageri' con la presenza di oriundi, per non perdere di vista l'italianità della nazionale.

Per parlare dell'argomento Inter, la squadra campione d'Italia e d'Europa potrebbe dunque regalare qualche elemento prezioso alla causa azzurra. Balotelli, Santon, Ranocchia (se arriverà come ormai sembra scontato) e lo stesso Thiago Motta possono dire la loro anche sul fronte Nazionale. L'esordio della nuova Italia avverrà l'11 agosto in amichevole, con avversario ancora da definire. Di sicuro, però, in quella occasione si potranno comprendere meglio le intenzioni di Prandelli.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 27 giugno 2010 alle 16:46
Autore: Fabio Costantino
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