Il +6 sul Milan inizia a delineare un quadro della situazione che regala a Conte un gap "importante, ma non ancora rassicurante". Se c'è un numero che impressiona quel numero non è il +6 dai cugini, a lasciare esterrefatti è piuttosto la velocità con la quale la squadra nerazzurra sta correndo da fine novembre in poi. "Ritmo da paura" sottoscrive il Corriere dello Sport che sottolinea quanto ottenuto dall'Inter dal 4-2 contro il Torino dello scorso 22 novembre: 15 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta sulle 18 partite disputate in Serie A, ottenendo una media punti di 2,61 a partita."Da settembre a fine novembre, invece, i punti erano stati 12 in 7 turni ovvero una media di 1,71 a match".

Meglio dell'Inter "negli ultimi 100 giorni solo il Manchester City" che ha guadagnato 3 punti in più rispetto ai nerazzurri, 50 quelli ottenuti dall'armata di Pep, 47 quelli di Conte. Eppure "paragonare il gioco espresso dalla capolista della Premier con quello della capolista della Serie A non è però possibile per vari motivi - spiega il quotidiano romano -: dai milioni investiti in giocatori, decisamente di più rispetto a quelli che può contare l'Inter, e di conseguenza la qualità più alta, al tempo finora trascorso da Pep sulla panchina del City, un percorso più lungo rispetto a quello iniziato da Conte un anno e mezzo fa. 

Un paragone quasi insostenibile tra le due, ma appunto: quasi. Il City, per i motivi di cui sopra, riesce ad "far male sia alle formazioni che stanno basse e compatte sia a quelle che 'osano' di più e inevitabilmente fanno i conti con le ripartenze brucianti di Sterling", lavoro che l'Inter sta cominciando a fare da poco, ottenendo risultati migliori da "quando ha abbassato il baricentro e ha lasciato meno metri alle spalle della linea a tre", modificando l'iniziale 3-4-1-2 che lo aveva esposto a complicazioni non indifferente. E se Guardiola può permettersi un gioco più alto, grazie agli interpreti, "pure più rapidi a 'scappare' indietro", anche Conte ha le sue carte vincenti: Lukaku e Hakimi, che "quando c'è da attaccare la profondità non temono paragoni neppure con le stelle di Pep".
 
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 06 marzo 2021 alle 11:17
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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