Prima il Bologna, poi il Manchester United. Mourinho non vuole cali di concentrazione in vista della trasferta del Dall’Ara, perché lo scudetto non è ancora vinto: “Ci mancano ancora 25 punti per festeggiare, per questo dobbiamo pensare prima al Bologna. Dalle 18 di domani ci preoccuperemo del Manchester. Non attuerò un turn over, a Bologna non si può scherzare. Chi scherza a Bologna, scherza anche con me e non gioca martedì”. Inevitabile che il discorso finisca anche su Mihajlovic: “E’ allenatore da 3-4 mesi ma mi sembra che possa costruirsi una carriera importante. Dice che sa tutto dell’Inter, è importante conoscere l’avversario, ma credo conti di più che una squadra abbia la propria identità”.

Il tecnico portoghese ha poi elogiato Adriano, al centro di tante polemiche dopo il gol al Milan: “Mi sembra ovvio che non sia stato squalificato. Inoltre, non arriva mai in ritardo, si allena bene, lavora per la squadra ed è felice. Tempo fa gli consigliai di cambiare aria, ma oggi le cose sono cambiate. Non so in che modo, per capirlo bisognerebbe chiederlo a lui, andare a fondo nei motivi della sua crescita e la sua esperienza può tornare utile anche ad altri professionisti, non solo nel calcio. Adriano è un esempio da seguire per tornare al top, ma adesso lasciamolo lavorare fino al termine della stagione, poi avrà modo di parlare. Io non sono suo padre, non controllo la sua vita privata, sono molto felice per quella professionale anche se la mia esperienza mi consiglia di aspettare prima di urlare che è tutto perfetto”.

La chiusura della conferenza stampa è dedicata alla partita di martedì in Champions League: “Mercoledì scorso ci siamo allenati a San Siro perché i nostri campi di Appiano Gentile non erano in buone condizioni, non perché avessimo la testa al Manchester United. Io penso che l’importante sia vincree la competizione, non una singola partita. La gara decisiva non è questa, ma quella che assegna il trofeo”.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 20 febbraio 2009 alle 14:56
Autore: Fabio Costantino
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