Una battuta, ma fino a un certo punto. Nella conferenza stampa pre-Reggina Josè Mourinho, rispondendo a precisa domanda sull'incontro di mercato previsto con Moratti, ha replicato: "E se ci fossimo già incontrati?". Sorrisi sì, ma perché non pensare che sia vero? Forse i due hanno già avuto modo di definire insieme le prossime strategie di mercato per costruire la nuova Inter. Nonostante negli ultimi giorni sia stato detto che tra Mou e Moratti ci fosse un po' di maretta dopo l'eliminazione in Champions e la successiva presunta lista milionaria richiesta dal tecnico, la realtà è un'altra. In casa Inter, da questo punto di vista, c'è totale sintonia sui programmi futuri. Da via Durini è stato infatti ribadito che a Mourinho non è stato chiesto affatto di vincere la Champions al primo colpo e che il progetto prevede un triennio nel quale continuare a primeggiare in Italia, con contemporanea e costante crescita in Europa. Per farlo, serviranno 3-4 innesti di primo livello nella rosa nerazzurra, più l'investimento su alcuni ragazzi della Primavera, tra cui i difensori Caldirola e Rigione, il centrocampista Krhin, l'esterno Obi e la punta Destro.

L'investimento sui giovani è un aspetto che Moratti gradisce molto di Mourinho. Al di là del successo ottenuto lanciando Santon e dell'ottima gstione del carattere di Balotelli, dare fiducia ai baby nerazzurri, oltre a rendere la squadra più futuribile, consente alla società di risparmiare dal punto di vista economico tra cartellini e ingaggi di giocatori più noti e, spesso e volentieri, stranieri. Che Mou, con il placet di oratti, stia già lavorando per la prossima stagione, lo si evince anche dal fatto che a metà della prossima settimana si recherà negli Usa per visionare le strutture della Ucla, dove l'Inter svolgerà buona parte del pre-campionato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 22 marzo 2009 alle 09:52 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
vedi letture
Print