Torna il campionato e si torna a parlare di calcio giocato. Tradizionale conferenza stampa di José Mourinho questa mattina che comincia subito parlando del Genoa. "Le partite contro il Genoa sono sempre un dialogo, mai un monologo - ha spiegato il tecnico -. Noi, come sempre, giocheremo da squadra. E dovremo esserlo perché lo sarà anche il Genoa. Però, non so ancora chi potrà essere in campo e chi no". Un dubbio su tutti, la situazione di Samuel Eto'o: "Deve allenarsi e dimostrare che è nelle condizioni per giocare, non mi sembrerebbe opportuno portarlo in trasferta per farlo solo viaggiare". Non farà parte sicuramente parte della gara Thiago Motta, mentre potrebbe essere il momento di David Suazo: "Potrebbe essere un giocatore importante nella gara di domani, ma è stato impegnato con la sua nazionale e ancora non è qui. Nella sua migliore condizione David è un attaccante molto veloce: se ha spazio diventa pericoloso e, in questo senso, la gara contro il Genoa potrebbe essere adatta alle sue carattistiche perchè il nostro avversario non ha paura di giocare e non si chiude dietro la linea della palla".

Mourinho continua poi ad analizzare la situazione nerazzurra: "Ripeto, non sono ancora in grado di dire chi sarà convocato per questa trasferta, posso solo dire che abbiamo avuto molte difficoltà dall'inizio del campionato. Quando siamo scesi in campo con i giocatori che si sono uniti alla squadra dalla scorsa estate, abbiamo sempre vinto e abbiamo giocato sempre bene, quando qualcuno di loro è stato assente abbiamo avuto più difficoltà, ma siamo sempre stati una squadra equilibata, una squadra che vince spesso, pareggia qualche volte e perdere molto poco. Per questo motivo, indipendentemente da chi sarà in campo domani sera, l'Inter sarà sempre una squadra impegnativa per gli avversari. Il Genoa è una buona squadra, difficile da affrontare. Ma se qualcuno facesse la stessa domanda all'allenatore genoano o a un suo giocatore, gli direbbero che anche l'Inter ha le stesse caratteristiche". Il discorso va poi alla riconferma di Oriali: "Lui mi piace e sono soddisfatto del suo lavoro. Questo contratto non cambia molto è sempre stato vicino a tutti noi, un appoggio positivo. Dopo un anno lo considero un amico, un uomo da Inter".

Si parla anche di giovani, di Mario Balotelli ("ho visto la gara di Mario con l'Under 21 ed è stato un giocatore uguale a tutti gli altri"), di Marko Arnautovic ("è stato un investimento e come in questi casi si corre sempre un rischio. Ogni allenamento e ogni minuto che il giocatore gioca è importante per la società, per capire se dovrà portare a termine o no quest'investimento. Non commento per ora se è migliorato o no") e di Davide Santon ("la sua gara in nazionale non ha cambiato nè in meglio nè in peggio il suo operato nel club"). Nessun commento, invece, sulle esternazioni di Lippi dopo la partita Italia-Cipro: "Non so che è successo. Ho visto la partita dell'Italia per vedere Santon e l’Argentina perché era una delle poche partite decisive di mercoledì. Quando sono finiti gli incontri non mi sono preoccupato di quello che hanno detto i ct. Non ho sentito neanche le dichiarazioni di Maradona". In chiusura di conferenza, a chi gli ha chiesto il perché di certe risposte così vaghe e abbottonate, Mou ha replicato: Ho già parlato tanto a Inter Channel. Quando rilascio dichiarazioni al nostro canale, le rilascio a tutti".

E, dopo l'incontro con la stampa, José Mourinho e tutta l'Inter inaugureranno i nuovi campi del centro sportivo Angelo Moratti: "È un cambiamento importante, lo è per me, per i giocatori, per l'Inter e per il suo futuro. Da oggi abbiamo la possibilità di allenarci con la Primavera e la tecnologia ci permetterà di avere delle condizioni di lavoro perfette. La società ha risposto subito alle mie richieste e questo è molto importante".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 16 ottobre 2009 alle 13:17 / Fonte: inter.it
Autore: Domenico Fabbricini
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