Andrea Stramaccioni come José Mourinho? Somiglianze, ma di strada da fare ce n'è tanta. Lo sa per primo l'attuale allenatore nerazzurro, che mantiene i piedi per terra e continua a far bene. Intanto, dall'intervista alla CNN rilasciata qualche giorno fa, spuntano nuove dichiarazioni firmate Mourinho, direttamente dall video recentemente diffuso dell'intervista stessa. Il tecnico ora al Real Madrid ha specificato le sue emozioni proprio a proposito della Champions League vinta nel 2010 con l'Inter. Quella che lui ha definito "la vittoria più emozionante", come già vi proponemmo. Ora, lo Special One ha motivato tutto: "La Champions del 2010 è stata decisamente la più emozionante, ho provato dentro di me cose incredibili. E vi spiego perché: prima di giocare la finale di Madrid contro il Bayern, sapevo già che sarei andato a Madrid. Sensazioni strane, è stato fantastico.

Devo dire che è davvero complesso dire quale sia stato il titolo più importante che ho vinto - spiega Mourinho -, perché ognuno ha un significato speciale. Ma se mi chiedete la più emozionante, proprio perché già sapevo di dover dire addio, è stata la Champions con l'Inter".

A Mourinho vengono poi chieste le armi che lo hanno portato a trionfare all'Inter come altrove: "Quella Champions e tutti gli altri trofei che ho vinto sono merito anche delle mie qualità, certo. Credo che sia decisivo il fatto di adattarmi molto rapidamente e in maniera perfetto a un paese nuovo e a una cultura nuova, come fu per l'Italia, l'Inghilterra o la stessa Spagna. Questa è una mia qualità che mi ha portato a queste vittorie. Un altro fattore - conclude José - è legato al fatto che tanti credono di conoscermi, ma in realtà conoscono l'allenatore che dura 90 minuti. L'uomo Mourinho è un'altra cosa, quello la gente non lo conosce. Non sa chi è". Il Mourinho segreto, che strega i giocatori, è quello che vince. All'Inter lo sappiamo bene...

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 09 ottobre 2012 alle 21:55
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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