Intervenuto ai microfoni dei cronisti al termine del Consiglio d'Amministrazione dell'Inter, il presidente dell'Inter Massimo Moratti rilancia le sue intenzioni. Ecco le sue parole: 

Ci sono novità importanti?
"No, il CdA era sul budget dell'anno scorso e su quanta fosse la differenza rispetto a quest'anno, niente di più. Poi abbiamo visto l'andamento della squadra, la campagna acquisti e il resto. C'è soddisfazione".

Thohir? Non ci sono sviluppi o incontri nel weekend?
"No, non è il mio ultimo Consiglio questo, se è questo che volete sapere. Non era la mia ultima partita col Genoa e non è il mio ultimo Consiglio questo".

Cosa ci può dire di più per fare capire cosa sta succedendo?
"Mi sembra che abbiate già spiegato abbastanza voi, visto che sui giornali e sulle tv appaiono cose che non so neanche io, quindi la gente può capire quello che vuole. In realtà c'è una trattativa in corso, che può finire in qualsiasi modo. Quando tocchi gli argomenti principali, questi hanno una loro sensibilità. Comunque c'è vera simpatia tra noi e loro, e questo fa sì che il tutto si svolga in maniera simpatica, ma al tempo ci sono ancora degli aspetti importanti da chiarire, se non si fa tutto rimane come prima".

Il suo nome sembra inscindibile rispetto a quello dell'Inter e più in generale a quello di Milano. Cosa sente lei?
"Partendo dal presupposto che nulla è inscindibile, direi che questo può essere un nuovo inizio, e che io debba collaborare in una forma o nell'altra. Io vedo questo fatto come l'intenzione di due persone di costruire qualcosa di interessante su qualcosa che c'è già ma che può svilupparsi meglio. E che comunque non esclude una persona o l'altra, ma mette in condizione due persone di valutare tutto quello che si può fare per migliorare ancora di più".

Tronchetti Provera ha detto che vuole garanzie per i tifosi.
"L'unica cosa importante, al di là del vantaggio di questa operazione, è che l'Inter sia protetta e che abbia la possibilità di svilupparsi veramente. Questa è la cosa che mi interessa di più, se no non avrei fatto il presidente per 18 anni e non avrei resistito così. Mi batterò fino all'ultimo per assicurare che i tifosi siano garantiti". 

Ma il fatto che Thohir non sia tifoso serve una garanzia che non ci sarà un disimpegno? 
"A parte che sarà un tipo di società che ci vedrà insieme, comunque tifosi si diventa nel momento in cui si diventa responsabili e si comincia a capire la responsabilità nel guidare una squadra. La gente comincia a farti capire cosa vuole da te e tu cominci a sentire il dovere nei confronti della società. Credo che non ci metterà niente a capire come si sviluppa la passione. Noi siamo sempre lì, comunque".

Sul discorso dei due terzi?
"
Sono balle, se si può dire; stiamo affrontando altri discorsi, non quello delle quote che non è stato chiarito".

Ma Moratti e Thohir potrebbero convivere serenamente se la trattativa andasse in porto, dividendosi i compiti.
"Sì, vediamo di creare una cosa con un rapporto simpatico tra i gruppi vedendo l'Inter come fatto centrale. Vedo questa situazione come padre e madre che vogliono fare qualcosa di bene per il figlio, perché possa sempre star meglio".

Le tempistiche?
"Non so, le abbiamo fatte rimandando di un mese, due mesi... Urgenze? Sono le cose che fanno sì che tu possa avere fretta o no. Ma se uno vuole concludere, bisogna dare ad ogni cosa il suo tempo". 

Aggiornamenti sul mercato?
"Già fatte le cose importanti, novità non ce ne sono, credo. Credo che le cose fatte siano in linea con quello che volevamo fare, senza mantenere l'atteggiamento degli anni scorsi e che ora per ragioni economiche e legate anche alla questione del FPF voluto dall'Uefa non possiamo più tenere perché non possiamo più uscire da certi margini. Pensiamo di aver fatto qualcosa di importante, solo se arrivasse qualcosa di eccezionale penseremmo ad ulteriori novità".

Potrebbero occuparsi Thohir del commerciale e i Moratti del settore sportivo?
"No, non si possono dividere le cose così. Voglio vedere se qualcuno si interessa solo di una parte commerciale, e a me non piacerebbe seguire quella che è la parte sportiva, senza sapere nulla di quello che accade in società. Ci occuperemo di tutto insieme suddividendosi i compiti, ci si interessa di tutto e si vuole che il tutto sia favorevole alla crescita".  

Leonardo ha avuto parole positive verso l'Inter. Può essere parte del progetto?
"E' vero che ho grande simpatia per lui e mi fa piacere che Leonardo abbia queste parole di stima. Ma è anche vero che non c'è nulla con noi, né di una chiacchierata né di un abboccamento".

Pereira è destinato a partire verso il Porto?
"Non lo so, chiedete a Branca".

Sulla lettera inviata dall'Inter e altri club alla Lega in merito ai diritti televisivi:
"E' una mossa atta ad avere maggiore chiarezza, non mi sembra una rivoluzione. E' un peccato che certe squadre siano fuori dal Consiglio e quindi dalla conduzione della Lega, però rimane comunque rispetto reciproco delle parti. Andiamo avanti pur mantenendo posizioni diverse". 

A proposito della partita col Genoa. Meglio del previsto?
"Il risultato è positivo, ho visto un primo tempo cauto, prudente, di una persona come Mazzarri che non voleva partire prendendo reti; poi siamo andati bene quando sono entrati i giovani che hanno dato velocità, e si è fatto capire che l'Inter ha un potenziale notevole. Ma credo che l'equilibrio ideale sia il mix tra gioventù ed esperienza, poi sarà l'allenatore a decidere".

C'è stato già un cambiamento per mano di Mazzarri?
"Sì, ma Mazzarri è uno che fa il suo lavoro con grande senso di responsabilità. E qualche risultato si vede". 

(Si ringrazia Mattia Todisco per la collaborazione)

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 29 agosto 2013 alle 20:41
Autore: Riccardo Gatto / Twitter: @RiccardoGatto1
vedi letture
Print