Non addio, ma arrivederci. Questo si saranno detti al telefono ieri pomeriggio Massimo Moratti e Paulinho. Una telefonata per sancire la fine della trattativa, ma solo momentaneamente. E per l'estate resta tutto aperto, apertissimo.

Come riferisce la Gazzetta dello Sport, il numero uno di Palazzo Saras ha sentito direttamente il giocatore per capire le intenzioni sue e del club. Paulinho non si muove a gennaio per più motivi. Intanto la volontà di restare nella squadra che ama e con cui vuole continuare a vincere, come lui stesso ha poi confermato in conferenza stampa facendo seguito al colloquio con il presidente dell'Inter. Ma ci sono anche chiavi di lettura diverse: i tempi tecnici ristretti per condurre in porto un'operazione così imponente; l'intenzione del ragazzo di non arrivare in Europa a metà stagione; i dubbi dell'Inter sullo spendere quasi tutto il profitto ricavato dalle cessioni di Sneijder e Coutinho subito a gennaio.

L'accordo economico con Paulinho è stato comunque già trovato sulla base di 2,6 milioni più bonus a stagione e lo stesso centrocampista non ha mai negato di gradire la destinazione nerazzurra, pensiero ribadito anche direttamente a Moratti. Ancora una volta, però, proprio come successe in estate, i tempi non sembrano essere maturi. Se ne riparlerà presto, come sottolinea la Gazzetta: "Paulinho a luglio, a questo punto? Moratti non ha chiuso la porta, anzi, e i prossimi giorni dovrebbero servire — se il presidente dara l’ok — per chiudere adesso con il Corinthians. Sempre che il club brasiliano tenga fede a un patto che ci sarebbe con il giocatore e sia disposto a stringere subito. Anche se, fra Coppa Libertadores e convocazioni nella Seleçao, il prezzo potrebbe salire ancora".

Ecco perché Branca intende continuare a trattare adesso che il fronte è tornato caldo, in modo da bloccare Paulinho e farlo diventare definitivamente nerazzurro a luglio. Ci riuscirà stavolta?

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 30 gennaio 2013 alle 08:30
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print