Nonostante non abbia gradito la prestazione della squadra a Catania, Massimo Moratti probabilmente andrà comunque a Londra a sostenere l'Inter impegnata nel ritorno di Champions League contro il Chelsea domani sera. Il presidente nerazzurro, intervenuto a Novantesimo minuto, ha parlato dei temi legati alla squadra, dal campionato alla Champions, senza dimenticare Mourinho: "Per quanto concerne il campionato posso solo dire che è dura per tutti, come ha dimostrato la tripletta di Lucarelli alla Roma. Ora è giusto rimanere concentrati sulla Champions League. Penso che sarà un'Inter all'altezza del compito che l'attende, un compito difficile, ma non proibitivo; all'andata abbiamo vinto e può essere anzitutto un vantaggio psicologico. Dopo di che il fatto di avere a disposizione anche il pareggio tra i risultati è un grosso vantaggio pratico. Penso che deciderò all'ultimo se andare o no a Londra, perché nel calcio esiste anche la scaramanzia...".

Chi è mancato recentemente durante le partite dell'Inter è Josè Mourinho, che ha finalmente scontato la squalifica: "In tutta sincerità la cosa per me più importante è che Mourinho sia di nuovo lì a bordo campo. Questo mi dà serenità, sono sicuro che farà le scelte migliori e che l’Inter ci metterà anche cuore e carattere. Mourinho ha una capacità di guida eccezionale, sa farsi ascoltare dai giocatori, che con lui vicino acquistano maggiore sicurezza. Con questo non voglio sminuire Baresi, si tratta di una questione di ruoli. Il suo futuro? Potrei rispondere semplicemente che c'è un contratto. Invece dico che c'è un rapporto eccellente di stima reciproca. E non sarà qualche critica esterna a rovinarlo e ad allontanarlo dall'Inter".

In conclusione, Moratti parla anche dei 'suoi' attaccanti, partendo dal sempre discusso Balotelli: "Balotelli non è un caso. Mario ha la possibilità di dimostrare sul campo, con l'Inter, le sue ambizioni. Eto'o domani sera ha l'occasione per tornare al gol. L'ho visto in crescita e mi fa piacere vedere che si impegna tantissimo. Poi, Milito c'è sempre. Ormai lo conosciamo, se c'è da buttare la palla dentro lui c'è sempre. E' una garanzia. Il lavoro maggiore, comunque, ricadrà su difensori e centrocampisti, perché sanno che non dovranno commettere errori. Il Drogba di questo periodo è un giocatore davvero impressionante, ma tutto il Chelsea cercherà di imporre in campo la propria fisicità".
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 15 marzo 2010 alle 09:10 / Fonte: Rai
Autore: Fabio Costantino
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