Ieri Fredy Guarin, oggi Martin Montoya. Continuano le esclusive da Riscone di Brunico di Inter Channel. Nello specifico, Roberto Scarpini ha scambiato quattro chiacchiere con il terzino spagnolo arrivato dal Barcellona.

Com'è stato questo primo mese di Inter?
"Sono molto contento, sono felice di giocare per l'Inter. La gente è speciale, sono tutti gentili con me, dallo staff ai compagni e i tifosi".

Quali sono le differenze più importanti tra la preparazione a Barcellona e qui all'Inter?
"A Barcellona durante la preparazione estiva si usava di più il pallone e si lavorava sullo stare in campo, ma sempre sulla palla. Qui si lavora anche sulla parte fisica e tattica".

Più difficile qui?
"Solo differente, non difficile. Serve solo abituarsi a questo tipo di lavoro".

Mancini chiede ai terzini tanta corsa, cross e inserimenti. Il tuo mestiere.
"Mancini chiede agli esterni di salire, di abbassarsi, di giocare, di crossare. Il mio obiettivo è lavorare ogni giorno e dimostrare di saper fare bene tutto questo".

Per un attaccante conta il gol, per te fare un assist vale un gol?
"Sì, per un difensore esterno l'assist vale come un gol, certo se segni è meglio ma anche un assist vale quanto un gol".

Ci racconti i tuoi inizi calcistici?
"Ho iniziato da piccolo nella squadra del mio quartiere quando avevo 6 anni, a 9 sono passato al Barcellona dove ho fatto tutte le categorie fino alla prima squadra. Ora sono qui a Milano, tappa fondamentale per la mia carriera e spero di restarci tanti anni".

Col Barcellona hai vinto tutto, vuoi continuare con l'Inter?
"Ovvio, sono arrivato in un grande club per vincere dei trofei. A Barcellona ho vinto tutto ma anche qui la squadraha voglia di tornare a vincere ed essere al top".

Con chi hai legato maggiormente dei tuoi nuovi compagni?
"Mi trovo molto bene con gli argentini e i colombiani, ovviamente per la lingua, ma sto bene con tutti".

Come te la immagini questa stagione?
"Come ho detto prima vogliamo vincere tutto, scudetto e Tim Cup. Vogliamo fare un buon anno, giocare un buon calcio e divertire per tornare a vincere".

La fase difensiva dovrai farla di più in Italia. Non sei stato sempre abituato, la sfida è migliorare?
"Nel Barcellona era diverso, la squadra aveva sempre la palla e tutti attaccavano. Tutti facevano pressing sull'avversario. In Italia devi essere molto più attento, fare vbene la diagonale, chiudere bene, insomma molto diverso".

Ti aspettavi tifosi così, a Brunico, in Cina, ovunque?
"Sono tanti, è un piacere vederli sempre vicino a noi, in ogni allenamento".

Mai giocato a San Siro?
"Ci sono stato ma non ho mai giocato, è bello, un grande stadio".

Se segni cosa fai?
"Lo dedico a mia madre. Ma non ballo (ride, ndr)".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 05 agosto 2015 alle 15:39 / Fonte: Inter Channel
Autore: Redazione FcInterNews.it
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