Se ne parla poco, ma ad Appiano Gentile nelle ultime settimane si è allenato anche Ruben Botta, il colpo estivo a parametro zero messo a segno dai nerazzurri in Argentina e rimasto in canna a causa di un gravissimo infortunio patito nello scorso aprile quando ancora indossava la maglia del Tigre (crociato anteriore rotto). Ormai clinicamente recuperato, il fantasista classe '90 necessita solo di ritmo partita per tornare a mostrare le mirabilie che lo hanno reso famoso nel suo Paese e che hanno convinto la dirigenza nerazzurra a sfruttare la scadenza del suo contratto proponendogliene uno quinquennale da 1 milione a stagione.

PRESTITO AMICO - Preso atto della sua lunga indisponibilità e di un passaporto da extra-comunitario che non agevolava un suo immediato tesseramento, l'Inter ha deciso di sfruttare i numerosi discorsi aperti con il Livorno per chiedere a Spinelli di tesserare l'argentino, lasciandoglielo per sei mesi, da gennaio 2014, al fine di imparare il calcio italiano, recuperare la condizione e farsi trovare pronto da giugno per la causa nerazzurra. In base all'intesa, la società di corso Vittorio Emanuele si sarebbe sobbarcata il 70% dell'ingaggio di Botta.

CAMBIO DI ROTTA - Tutto ok? Per nulla. A quanto pare il 'rischio' che il trasferimento al Livorno salti è concreto. In primis, perché il tanto atteso passaporto da comunitario è arrivato e rende l'ex Tigre tesserabile dall'Inter senza occupare uno slot da extra-comunitario. In secondo luogo, perché lo stesso giocatore, dopo aver assaporato l'aria della Pinetina, non ssembra più così convinto di vestire la maglia amaranto. Infine, forse il motivo più significativo e determinante, lo scarso entusiasmo di Erick Thohir che non vuole pagare l'ingaggio a un giocatore che lavora altrove.

THOHIR POCO CONVINTO- Il nuovo presidente non conosce del tutto le dinamiche del calciomercato e gli accordi che possono intercorrere tra club vicini. Per questo, molto semplicemente, nell'ottica di ridurre gli sprechi finanziari, anche una situazione del genere non lo convince. Già il fatto che molti calciatori interisti 'marciscano' in panchina pur venendo pagati profumatamente lo indispone, figurarsi un proprio giocatore che viene pagato per fare la gioia di un'altra squadra. Motivazioni più che rispettabili per chi, alla fine, 'scuce il grano' e ragiona da imprenditore più che da proprietario di una società calcistica.

LIVORNO SPIAZZATO - Pertanto, il destino di Ruben Botta non è ancora chiaro. C'è infatti la concreta possibilità che Thohir lo trattenga a Milano, dicendo 'no' al Livorno anche se in Toscana non fanno i salti di gioia, come il diesse Stefano Capozucca ha detto ai microfoni di FcInterNews.it: “Non c’è molta chiarezza su questa situazione. Posso dire che ci incontreremo con l’Inter prossimamente e vedremo di capire quali strade prendere. Io mi auguro che i patti estivi vengano rispettati e che il giocatore possa essere ancora con noi il prossimo 27 dicembre, quando riprenderemo gli allenamenti dopo la sosta natalizia, e possa concludere con noi il campionato. Poi, ovviamente vedremo quali saranno le esigenze di tutti”.

RINFORZO IN CASA? - Traspare un certo fastidio nelle parole del dirigente del Livorno, sorpreso come tutta la sua società da questo possibile cambio di rotta. Chiaramente, i buoni rapporti tra i club non verrebbero a mancare, visti i tanti giocatori che i nerazzurri hanno prestato ai toscani. Resta da capire però se potrebbe essere proprio Botta il rinforzo in attacco che Mazzarri vuole per la sua Inter (invece di un innesto molto più dispendioso), anche se conoscendo l'allenatore è difficile che si accontenti di una seconda punta reduce da un brutto infortunio e novizia del calcio italiano. In tempi di vacche magre, però, ci si potrebbe persino accontentare.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 20 dicembre 2013 alle 12:00
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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