Tridente, beneamato tridente. Andrea Stramaccioni ha da sempre in mente una squadra che preveda un attacco a tre. Lo ha detto dal primo giorno da allenatore della prima squadra, è sempre stato il suo credo anche da tecnico delle giovanili. Tre uomini d'attacco, da gestire poi naturalmente in base alle singole caratteristiche. E quest'anno, per la sua Inter la scelta è ampia. Di conseguenza, c'è da gestire il parco attaccanti in maniera logica e razionale. Il punto fermo è Diego Milito, a Torino si ripartirà da lui. I suoi fratelli, ovvero i due folletti che dovranno agire alle sue spalle, saranno invece Antonio Cassano e Wesley Sneijder: entrambi favoriti su Rodrigo Palacio, per motivazioni molto semplici. Palacio è arrivato con un affaticamento muscolare dalla nazionale argentina, ha addosso la fatica dei voli intercontinentali e dunque è più facile che venga risparmiato dal primo minuto per l'Europa League.

Wesley invece è tornato dagli impegni con l'Olanda carichissimo. Cassano ha lavorato in silenzio alla Pinetina, tra sorrisi e scherzi, ma anche 2 chili persi e una forma in netto crescendo. Per questo, la griglia iniziale dell'attacco in questo momento è definita. Attenzione all'arma a sorpresa, ovvero Philippe Coutinho. Anche lui sta lavorando tanto e sempre sotto i dettami di Stramaccioni. In lui il mister crede, non l'ha assolutamente dimenticato. Ma anche in questo caso, la gestione va alternata nel tour de force tra campionato e Europa League.

Cou, quindi, già tra Torino e EL potrà essere lanciato. In Europa League, proprio dove Palacio potrebbe rientrare e far girare la ruota del tridente. Se non da vice-Milito, comunque alle spalle del Principe. Dando quindi fiato a uno tra Cassano e Sneijder, con il Coutinho rampante. Insomma, Stramaccioni può lavorare con serenità e scegliere tra chi è più in forma, chi è più adatto alla singola partita e chi meglio si adatta alla posizione che serve. Senza dimenticare il nuovo jolly che rientra: quel Ricky Alvarez che Strama vede solo lì, nei due alle spalle della punta. Un elemento qualitativamente diverso dagli altri che può tornare utile già in questo sprint tra Italia e Europa. Milito e i suoi fratelli, un'ampia scelta e tante decisioni da prendere. La palla, ora, passa a Stramaccioni.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 14 settembre 2012 alle 15:05
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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