"Milan più regolare, giusto lo scudetto ai rossoneri". Quante volte abbiamo ascoltato questa frase? Specialmente nell'ultimo periodo, ai rossoneri è stata riconoscuita quasi unanimemente una continuità in campionato che starebbe facendo la differenza per la vittoria finale del tricolore. Ma è davvero andata così? In realtà la storia è diversa da quella narrata forse più sotto l'onda emotiva che non attraverso riscontri concreti. Analizziamo il percorso che ha portato Inter e Milan a giocarsi la vittoria negli ultimi 90 minuti.

Già a una prima occhiata, si capisce immediatamente come il piccolo vantaggio di Pioli derivi da un avvio di torneo a ritmi eccezionali. Il Milan, nelle prime 11 giornate, inanella addirittura 10 vittorie e un pari (quello con la Juve alla 4^). Nello stesso lasso di tempo, Inzaghi colleziona 7 vittorie, 3 pareggi e il ko dell'Olimpico contro la sua ex Lazio. E sono punti pesanti quelli persi dai nerazzurri, forse i più pesanti del campionato: il 2-2 di Genova con la Samp restando in 10 uomini per buona parte della ripresa a causa dell'infortunio di Sensi, il 2-2 con l'Atalanta con Dimarco che fallisce un rigore all'86' e il pari-beffa con la Juve con quel rigore Dumfries-Alex Sandro che ancora grida vendetta.

Dopo 11 turni, quindi, la classifica recita: Milan punti 31; Inter punti 24.

Tra la 12^ giornata e la 23^ la situazione torna a sorridere ai nerazzurri. I rossoneri frenano e non poco: 5-3-4 il ruolino di marcia di Tomori e compagni, che proprio in questo periodo incassano i 4 ko, quelli con Fiorentina, Sassuolo, Napoli e Spezia. L'Inter, invece, si ferma solo nel derby e a Bergamo. Per il resto, arrivano 9 vittorie brillanti, per una squadra dominante contro ogni tipo di avversario. Al contempo ci sono pure il passaggio del turno in Champions e la vittoria in Supercoppa.

Dopo 23 turni, la classifica è: Inter punti 53; Milan 49. E ai nerazzurri manca anche la partita di Bologna.

Qui la curva torna a sorridere ai rossoneri, a partire da quell'incredibile derby di ritorno vinto in rimonta dopo un dominio totale degli uomini di Inzaghi. Eppure, anche dopo il 2-1 sui campioni d'Italia, il cammino del Milan non ricalca quello di inizio torneo: nessun ko, ma ben 4 pari nello scorcio che va dalla 24^ alla 33^ giornata. E arriviamo all'attualità, con i successi su Lazio, Fiorentina, Verona e Atalanta, inframezzati dall'enorme passo falso dei cugini al Dall'Ara. L'Inter, infatti, dopo i famosi 7 punti in 7 partite tra la 24^ e la 30^, riprende una marcia forsennata che la rimette in carreggiata scudetto. I nerazzurri, a inizio 2022, pagano soprattutto il calendario asimmetrico che condensa in poche settimane tutti gli scontri diretti, alternandoli alle partite di coppa, con le due di Champions contro il Liverpool che fatalmente prosciugano il gruppo di energie fisiche e mentali. La buccia di banana pestata da Radu, che trasforma un pari deludente in un incredibile ko a Bologna, non è altro che il più tipico incidente di percorso: dal successo di Torino con la Juve, datato 3 aprile, al 3-1 di Cagliari di domenica scorsa, l'Inter inanella ben 9 vittorie, comprese le due di Coppa Italia con Milan e Juventus. Un ruolino di marcia quasi perfetto.

Dopo 37 turni, la classifica è quella nota: Milan 83 punti; Inter 81.

In definitiva, considerando le 37 giornate fin qui disputate, appare un azzardo parlare di un Milan in testa grazie a una maggiore costanza rispetto all'Inter. In realtà, a ben guardare, nessuna delle due milanesi è stata regolare, se per "regolare" consideriamo un percorso senza periodi di calo. Invece sia nerazzurri che rossoneri ne hanno avuti. E, peraltro, a essere pignoli, il momento di calo di Handanovic e compagni è stato il più breve. Non solo: Inzaghi ha anche avuto la striscia di vittorie di fila più lunga (8). La sconfitta di Bologna può tranquillamente essere considerato uno stop fisiologico all'interno di un ciclo di successi. E allora ecco che la distanza (minima) tra Milan e Inter è da rintracciare all'inizio del campionato, quando i rossoneri collezionavano solo successi e l'Inter perdeva punti in maniera sciocca. Tra tutti, all'appello mancano quelli di Genova, sia contro la Samp che contro il Genoa. Se c'è da maledire, lo sguardo non può non puntare al Ferraris. In attesa dell'ultima giornata, quando al Meazza arriveranno proprio i blucerchiati. Il calcio è strano...

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 18 maggio 2022 alle 16:18
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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