Cosa succede in casa Inter? A circa 20 giorni dalla chiusura del mercato trasferimenti si parla più di cessioni illustri, di grandi offerte per i campioni nerazzurri, che di grandi arrivi. Fino a qualche anno fa eravamo abituati ai nomi più altisonanti del calcio internazionale associati ai grandi club italiani, fino a qualche anno fa l'Inter i campioni li comprava. Ora gli equilibri sembrano cambiati, e non è solo colpa del famigerato Fair Play Finanziario: i nuovi mercati emergenti sono emersi alla grande e si apprestano a monopolizzare anche il mondo del calcio; russi e arabi, grazie al petrolio, possono permettersi qualunque sfizio,  ora che hanno scoperto il calcio si preparano a diventare i nuovi magnati di questo sport, attirando i migliori calciatori a suon di milioni. E se fino a qualche tempo fa sembrava che il richiamo dei soldi non avessero fatto breccia nella morale di Eto'o, deciso a restare in un grande club dove comunque guadagna circa 10 milioni a stagione, sembra ora che i circa 60 milioni di euro in tre anni offerti dall'Anzhi comincino a far vacillare l'attaccante camerunese, che così diventerebbe uno degli sportivi più ricchi del pianeta. Decisiva sarebbe stata anche la passività dell'Inter di fronte agli attacchi dei russi e l'immediata disponibilità a trattare. Già tempo fa Eto'o incontrò Moatti per avere rassicurazioni sul futuro, rassicurazioni che probabilmente ora non ha più. Ma soprattutto stupisce che l'Inter accetti "solo" 30 milioni per lui a fronte del valore e dell'ingaggio del calciatore. Ma giustamente la società ragiona da azienda, il costo iniziale è stato assorbito e 40 milioni (la richiesta, ma si potebbe chiudere a 30) sembrano essere una buona offerta per il valore del camerunese. E i tifosi sono giustamente preoccupati.

La strategia dell'Inter prevede fino a questo momento l'arrivo di giovani di valore a poco prezzo e di sicuro avvenire (Ranocchia, Castaignos, Alvarez, Jonathan, Alborno...) e nessuna preclusione alla vendita dei pezzi pregiati, purché l'offerta sia congrua. E così non è escluso che anche Sneijder faccia le valigie, anche se appare difficile che Moratti si privi così su due piedi di due pilastri. Va bene che aveva annunciato che un big partirà, va bene che anche senza trequatista Gasperini può portare avanti il suo gioco, ma vendere nello stesso anno Eto'o e Sneijder potebbe rappresentare un rischio da pagare a caro prezzo nel prossimo campionato, ricordando che bisogna recuperare terreno nella corsa scudetto e Champions. E come si diceva, i tifosi sono preoccupati, lo vediamo nelle mail che quotidianamente ci giungono e nei commenti nei vari forum, lo vediamo nel nostro sondaggio in cui c'è una sorta di plebiscito per tenere Samuel Eto'o; è vero che l'affare Ibrahimovic ha dimostrato che anche una grande cessione può rivelarsi un affare, ma è anche vero che al suo posto è arrivato Eto'o che ha contribuito a vincere tutto (insieme a un anno di grazie di Milito).

Ecco, su questo i tifosi sono unanimi: se proprio sacrificio ci deve essere, almeno arrivi una valida alternativa che faccia dimenticare il dolore. Tevez potebbe essere una buona "aspirina" per non rimpiangere una scelta dolorosa, è più giovane e i gol li fa eccome; nelle ultime ore sono apparsi anche i nomi di Lavezzi e Borriello, ben vengano perché al di là dei singoli nomi un concetto va sottolineato: non si può accettare di indebolire una squadra ancora campione del mondo in carica e sminuire così il valore del calcio italiano in nome del Dio Denaro, va bene l'oculatezza, ma gli interisti vogliono continuare a vincere e a divertirsi non solo nell' "orticello" della Serie A. E si spera che la società continui a regalare grandi soddisfazioni come ha fatto ottimamente fino a questo momento.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 11 agosto 2011 alle 14:30
Autore: Domenico Fabbricini
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