Ai microfoni del quotidiano brasiliano O Globo, il centrocampista dell'Inter Felipe Melo parla del suo momento all'Inter e dei suoi progetti per il futuro. Un presente che non lo vede tra i titolari dell'Inter, una situazione che però l'ex Galatasaray prende con filosofia: "L'Inter in questo momento è al centro di un processo di rinnovamento, c'è stato un cambio di allenatore. Mi sento comunque importante per l'esperienza, posso aiutare in diverse maniere. Frank de Boer e io parliamo spesso, lui dice che conta su di me e sono felice. Dette da lui, uno che ha vinto tutto quello che ha vinto, sono parole che danno morale. Faccio parte del progetto".

Ma Felipe Melo pensa al ritorno in nazionale? "La mia speranza non muore mai, ma al momento se non arriva la convocazione non ci perdo il sonno. Il mio lavoro l'ho già fatto da diverso tempo. Pensavo che avrei avuto una chance con Dunga ma non è successo. Pazienza, rimane comunque un amico, quello che mi ha aperto le porte della Seleçao. La mia storia in verdeoro rimane. Semmai, cosa mi fa perdere il sonno è poter tornare al Flamengo. L'odore è arrivato a Milano ed è fortissimo. Tite? Lo ritengo il migliore allenatore brasiliano, speriamo possa fare tutto quello che ha fatto nel Corinthians, dove ha conquistato i principali titoli della storia del club". Il brasiliano replica anche a chi lo accusa di essere un giocatore violento: "Cosa significa essere violento? Se violento vuol dire entrare duro per vincere, allora sì, sono violento. Se violento vuol dire fare del male a qualcuno, allora no. La violenza per me è quando uno dà un pugno in faccia ad un altro. E questo in carriera non l'ho mai fatto. Ho sempre fame di vittoria ma non manco mai di rispettare l'avversario". 

Su un ritorno in Brasile, Melo precisa: "Sono tifoso del Flamengo, ho imparato molto nei miei 10 anni lì. Ma è difficile parlare di futuro. I miei figli sono cresciuti in Europa e in Brasile non c'è una situazione facile. Per questo, sono felice nell'Inter e ho un contratto in essere. Ho lasciato molti soldi pur di venire qui". All'Inter lo ha raggiunto il connazionale Gabigol: "È ancora un bambino, non tutti riescono ad arrivare in Italia dal Brasile ed esplodere subito. Bisogna avere calma. Ma per quello che ha fatto vedere in allenamento e quando è sceso in campo, dà l'impressione di avere tante qualità. Ho parlato con lui, gli ho detto di stare attento a ogni cosa. Ma è un ragazzo intelligente, e ha una buona struttura familiare alle spalle. Quindi ha tutto per volare. Faccio il tifo per lui perché possa esplodere e rappresentare al meglio il nostro Paese". 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 02 ottobre 2016 alle 15:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
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