Il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri, nel corso della conferenza stampa della vigilia di Genoa-Inter, gara valevole per il primo turno del girone di ritorno del Campionato di Serie A, in programma domani allo stadio "Luigi Ferraris" di Genova, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti nella sala conferenze del centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile. 

Un bilancio del girone d'andata.
"I pareggi contro Sampdoria e Parma non mi sono piaciuti. Le sconfitte sono solo tre, in seguito a partite particolari, ma queste poche sconfitte vanno valutate considerando anche questo: la squadra non è mai stata in balia dell'avversario. Siamo sempre stati in vantaggio a livello di occasioni e possesso palla. A livello generale considero buono il cammino, con qualche punto in più sarebbe stato un campionato ottimo".

Milito e momento della squadra.
"Abbiamo trovato difficoltà non avendo potuto cambiare prima, Milito non l'ho mai avuto a disposizione praticamente, e per domani devo capire se utilizzarlo dall'inizio o a gara in corso, ma sono tutte valutazioni che prenderò in un secondo momento, parlando con il giocatore, che ha molta esperienza. A livello atletico spero che domani si possa vedere un passo in avanti, negli allenamenti, con questo tempo, non ho potuto valutare bene tutto. Contro una squadra di buon livello non sarà semplice, sarà una gara molto complicata e dovremo stare attenti tatticamente".

Le altre squadre sono davanti e si sono rinforzate. Questo rende tutto più complicato?
"Bella domanda, anche se dovrò ripetermi. Come allenatore voglio essere valutato in modo equo e queste considerazioni le condivido, ma non mi spaventa nulla. Terzo posto? Io non ho fissato obiettivi, noi cerchiamo sempre il massimo, se noi pensiamo così, con un gioco buono e con una mentalità giusta, andremo avanti, considerando però sempre il processo di crescita del gruppo e la valutazioni della rosa stessa. Questo non poteva essere fatto prima, perché l'allenatore era arrivato da poco. Un pochino di flessione c'è stata anche per via del mercato, con alcuni giocatori che non erano sicuri del proprio futuro. A Genova dovremo andare a fare il nostro calcio, cercando di far gol ogni qual volta ne avremo la possibilità. Dovremo fare sempre così, siamo l'Inter. Io non mi arrendo, voglio il massimo dal Campionato".

Dichiarazioni di Gasperini, cosa ne pensa?
"Sono opinioni personali, io voglio dare un gioco e mi sembra che ce la stiamo facendo. Le vittorie dell'Inter in passato sono sotto gli occhi di tutti, squadra vincente, quindi questa è la mia versione. Prima delle partite non voglio parlare d'altro però, ma ci tenevo a dare il giusto peso alla storia nerazzurra".

La gara contro il Chievo ha lasciato dei segni?
"Volevamo i tre punti, questo è fuori discussione. I segni sono quelli che ti fanno venire rabbia, ma quella stessa rabbia dobbiamo trasformarla in energia positiva".

Qual è la posizione Kovacic?
"L'ho visto migliorato, indipendentemente dalla posizione in cui viene impiegato. Le sue giocate sono di altissimo livello, ma tutte devono essere finalizzate al servizio della squadra. Se prendessimo il contropiede non servirebbero a nulla, ma è cresciuto, sia a livello difensivo che in avanti, ma devo capire se la squadrà riuscirà a reggere il ritmo con lui davanti alla difesa".

Ipotetici cambi tattici.
"Quando si affronta un avversario bisogna considerare che lo stesso ti studia sempre, a meno che tu abbia una qualità stratosferica, e puoi dire di attaccare come vuoi. Ma noi non siamo ancora a quel livello. I giocatori che all'inizio erano liberi e non erano conosciuti, ora sono studiati e trovano più difficoltà. Ecco perché bisogna considerare tutto".

FcIN chiede: il mercato può distrarre i giocatori. Ranocchia come lo vede in questo momento?
"Credo di sapere tutto, come voi del resto, ma io "ci sono dentro". Andrea è un professionista serio e non è mai al di sotto delle proprie possibilità. Io valuto tutto in base alla squadra. A livello psicologico, però, non posso sapere cosa stia pensando".

Si lavora per costruire un'Inter più tecnica per l'anno prossimo?
"Nel caso fosse possibile, certo, ma ci devono essere giocatori funzionali al gioco. Si può subire a livello di equilibro con giocatori meno adatti alla fase difensiva. Io devo lavorare in base alla squadra che ho a disposizione perché contano solo i punti, nel caso in cui ne avessimo avuti 38 penso che il campionato sarebbe stato ottimo. Sei punti in più o in meno fanno la differenza. Le critiche? Non so cosa si possa dire, ma io devo dare una base alla squadra. La società è al corrente di tutto".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 18 gennaio 2014 alle 16:10
Autore: Francesco Fontana
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