L'incontro tanto atteso tra Beppe Marotta e Luciano Spalletti è avvenuto ieri. Ma non si è trattato di un faccia a faccia per chiarirsi su Icardi, bensì un confronto mirato a fare il punto della situazione a livello generale, tracciando un percorso da intraprendere in maniera compatta fino a fine stagione.

"Prima regola, evitare parole di troppo e frasi che possano generare equivoci - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Poi isolare la squadra da tutto ciò che non riguarda il campo. Ed è in questa ottica che società e allenatore devono lavorare producendo il massimo sforzo. L’ultima tensione tra Marotta e Spalletti è nata nella pancia del Tardini, subito dopo il successo dell’Inter sul Parma. Quel «i direttori hanno accettato di discutere di questo contratto e ora devono andare a definirlo» pronunciato dal tecnico in merito all’astinenza da gol di Icardi e al suo possibile condizionamento dovuto al rinnovo che non arriva non è piaciuto in società e lo stesso Spalletti poi se n’è reso conto, magari prima ancora di sentire telefonicamente Marotta". Anche perché le continue uscite pubbliche di Wanda Nara continuano a creare tensione all'interno dello spogliatoio, con qualche giocatore che inizia a dare segnali di insofferenza. E forse proprio le parole della moglie-agente di Icardi hanno avuto la lieta conseguenza di riavvicinare Marotta e Spalletti, uniti nella volontà di arginare l'esuberante argentina e fare il bene dell'Inter. L'obiettivo è rinnovare, ma senza pressioni.

Insomma, la giornata di ieri ha prodotto un clima di tranquillità generale, quantomai utile in questo momento della stagione. "Da qui a giugno niente più distrazioni o incomprensioni e fronte comune verso gli obiettivi societari, poi si tireranno le somme. Solo attraverso i risultati Luciano potrà tenersi ancora l’Inter. Al rinnovo di Icardi, invece, penserà il club", chiude la rosea.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 13 febbraio 2019 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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