Dal prato del Santiago Bernabéu di Madrid, l'ad dell'Inter Beppe Marotta esprime le proprie sensazioni su questo match che vale il primato nel girone D di Champions League ai microfoni di Sky Sport:

Quando ha venduto Lukaku e Hakimi, avrebbe pensato di arrivare all'ultima giornata del girone già qualificato in una notte così bella?
"Sinceramente no, ma era lo stesso pensiero di tanti addetti ai lavori e tifosi. Ma a volte i sogni diventano realtà nel calcio. Ci siamo qualificati a una giornata dalla fine e ci giochiamo con tranquillità il primo posto".

Sono già uscite le voci di rinnovo di Inzaghi, ci state pensando?
"La cosa importante è che Inzaghi rappresenti un punto di riferimento per l'Inter. Siamo contenti e orgogliosi di lui, e lui è orgoglioso di rappresentare l'Inter".

La tua Juventus, al primo anno di Allegri, raggiunse la prima finale di Champions. L'Inter è al secondo anno di questo ciclo, ma è possibile arrivare agli stessi risultati anche più in fretta?
"Credo che i presupposti ci siano tutti. Penso che innanzitutto la Champions è torneo e non un campionato e quindi ci sono circostanze favorevoli che in determinati momenti ti possono aiutare. Poi c'è il fatto che questo gruppo ha acquisito una certa conoscenza del torneo ed è più sicuro di sé. Il solco tracciato dagli allenatori precedenti è stato utile ad Inzaghi, e ora questi ragazzi hanno l'orgoglio di aver avuto questa vetrina. Ora c'è da fare la risalita per riportare l'Inter dove è sempre stata in Europa".

C'è la volontà di dimostrare che lo Scudetto non è stato lo Scudetto di Conte?
"I giocatori vanno in campo con la volontà di regalare grandi emozioni. Non hanno bisogno di particolari motivazioni anche se Inzaghi è un grande motivatore. Ci sono i presupposti per fare bene".
Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 07 dicembre 2021 alle 20:25
Autore: Christian Liotta
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