Ospite in collegamento dalla sede dell'Inter con '90esimo' su Rai 2, l'ad dell'Inter Beppe Marotta elogia il lavoro di Simone Inzaghi nei suoi primi mesi sulla panchina nerazzurra: "Immaginavo ci fossero più difficoltà. In realtà Simone si è inserito con più facilità del previsto nella nostra situazione e supportato dalla società, dai dirigenti, Ausilio, Baccin, è riuscito a dimostrare il suo vero e autentico valore: secondo me oggi rappresenta il valore aggiunto del nostro club e dell'area tecnica. Come mai Inzaghi è riuscito ad arrivare agli ottavi di Champions League e Conte no? Forse una risposta precisa non c'è. Facendo una breve retrospettiva storica ed entrando nel clima natalizio, ricordo che quest'estate il club è stato condizionato da turbolenze forti e temporali violenti, fortunatamente abbiamo trovato la nostra stella polare che ci guidasse nel migliore dei modi. Siamo riusciti a trovare la strada giusta con un riequilibrio economico del club, con tre cambiamenti legati alle partenze di Hakimi, Lukaku ed Eriksen, oltre al cambio dell'allenatore. Questa è stata la grande difficoltà in quel momento, ma siamo riusciti a facilitare l'ingresso di Inzaghi. Dall'altra parte c'è la stella luminosa che ha un significato molto più ampio: le due stelle sono il nostro obiettivo che rappresenterebbero il ventesimo scudetto, due come il segno di vittoria, il nostro grande obiettivo che tutti insieme con grande umiltà dovremo perseguire. Se Conte si sarà pentito? Non credo. Però non bisogna mai rinvangare il passato. Credo che Conte abbia tracciato un solco importante in questo processo evolutivo e di crescita. Dal punto di vista tattico, della mentalità di gioco e caratteriale il lavoro di Conte si è visto, così come si sta vedendo il lavoro di Simone Inzaghi. Questo è nella logica delle cose e dei tempi. Abbiamo ottenuto una grande vittoria, vorremmo ripetere questo risultato importante che sarebbe un grande regalo per i nostri tifosi, per la nostra proprietà e per noi stessi. Sarebbe anche un segno di crescita ulteriore che ha portato anche all'ulteriore qualificazione agli ottavi di Champions League che mancavano da dieci anni".

Si parla di Icardi che sui social posta foto in bianco e nero: come lo vedrebbe un suo ritorno in Italia alla Juve? "L'Italia non è più l'El Dorado del calcio come negli anni Novanta, se tornano in Italia giocatori importanti ben vengano. Non sta a me entrare nel merito della questione di Icardi, non è un nostro giocatore ma appartiene al PSG. Noi siamo a posto e contenti degli attaccanti che abbiamo a disposizione. Dico solo che il calcio trarrà beneficio dal momento che i calciatori di qualità tornino in Italia". La Superlega non è stata un'idea tanto sbagliata. "Concordo con tutta l'analisi fatta da Infantino. L'ipotesi della Superlega nasceva da un grido d'allarme dei club aderenti, era stato denunciato il fatto che il calcio attualmente rappresenta un modello non sostenibile. Anche il nostro Governo deve dimostrare maggiore attenzione. Il calcio è un fenomeno di aggregazione, rappresenta uno spaccato della nostra industria, versiamo un miliardo nella contribuzione. Una risposta a Joe Barone? La sede opportuna è stata quella dell'Assemblea, ho già detto quello che dovevo dire a Barone. L'Inter è per la trasparenza, volevamo mettere a conoscenza la situazione debitoria, è un fatto di grande trasparenza. L'Inter ha sempre rispettato le scadenze, ho chiesto a Barone di evitare di esprimere in quel modo le sue rimostranze".

Capitolo rinnovo di Brozovic: "Abbiamo alcuni temi da affrontare nell'ambito dei rinnovi contrattuali. La base di partenza è che noi siamo contenti dei nostri giocatori che andranno in scadenza e con loro abbiamo avviato delle nuove negoziazioni. Speriamo di poterle portare a termine con profitto per tutti. Brozovic è un giocatore molto importante, ha manifestato la volontà di rimanere nell'Inter, quindi da parte nostra c'è grande felicità, ora si tratta di negoziare dal punto di vista economico, queste sono le difficoltà maggiori, ma sono molto ottimista da questo punto di vista". In entrata si parla invece di Luis Alberto: "Non mi voglio addentrare sul futuro, è ancora presto, affronteremo nel momento giusto tutto".
Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 19 dicembre 2021 alle 19:10
Autore: Daniele Alfieri
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