Dall'evento benefico 'United for Genova', in corso di svolgimento a Milano, arrivano nuove dichiarazioni di Beppe Marotta, amministratore delegato della parte sportiva dell'Inter. Che comincia parlando doverosamente dell'iniziativa organizzata per raccogliere i fondi da devolvere in favore della popolazione genovese rimasta colpita dal tragico crollo del ponte Morandi: "Il calcio, così come lo sport in generale, ha dimostrato nel corso della storia di essere sensibile agli eventi - dice il dirigente varesino -. Questo in particolare mi tocca da vicino, ho trascorso tanti anni a Genova, lì sono nati i miei figli e conosco bene quel ponte maledetto. E' un modo per ricordare quel momento tragico".

Il focus, poi, si sposta al campo e all'inevitabile domanda sulla posizione di Luciano Spalletti, reduce da tre ko di fila: "Parliamo di un momento di crisi della squadra, ma questo non può inficiare su quanto di positivo fatto fino ad oggi. Siamo terzi con merito, abbiamo statisticamente quattro punti meno dell'anno scorso ma ci sono ancora tante partite e soprattutto la volontà da parte di tutti di superare questo momento negativo che può starci, non è certamente una condanna definitiva. L'analisi deve essere fatta sul processo di crescita della squadra che deve ancora esserci, soprattutto dal punto di vista della continuità e della mentalità vincente che è una delle difficoltà che abbiamo in questo gruppo. L'equilibrio dello spogliatoio turbato dalle vicende esterne? Non vedo interferenze esterne, i giocatori sono professionisti e sanno convivere con queste dinamiche. Noi ci siamo abituati, quindi non possono condizionare l'aspetto sportivo". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 04 febbraio 2019 alle 21:32 / Fonte: RMC Sport
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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