Se l'Inter oggi può a ragione considerarsi rinforzata dopo le cessione di un pezzo da 90 come Ibrahimovic, gran parte del merito va anche a chi, in questa torrida estate, ha lavorato intensamente per concretizzare le numerose trattative di mercato imbastite dall'Inter in entrata e in uscita: Marco Branca. Il dt nerazzurro, però, non vuole prendersi alcun merito se non condividendolo con la società: "Il merito va condiviso con la macchina Inter, ormai pratica­mente perfetta. Il presidente Moratti è la garanzia più grande per i tifosi nerazzurri, perché se una cosa si può fare, non si tira mai indietro. Mi aiuta anche dal punto di vista tecnico, perché è un vero intenditore".

Di certo una delle trattative più difficili è stata l'ultima, quella per portare Sneijder a Milano: "E' un ragazzo molto orgoglioso, non accettava di essere messo da parte senza appello dal Real Madrid. Sin dal primo contatto Wesley ci ha fatto capire di tenere molto al trasferimento all'Inter, non ha mai messo in dubbio il fascino del nostro club. Per lui erano questioni di principio. Gli avevo già parlato e sapeva già molto dell'Inter, non tratto giocatori che non siano entusiasti di venira da noi. Con loro parlo prima di progetti, poi di soldi. Se il giocatore che mi trovo davanti non ha la giusta luce negli occhi, non se ne fa nulla. Poi, Sneijder è una prima scelta, lo avevamo chiesto al Real già tre mesi fa...".

Un giocatore a lungo in orbita Inter è stato Diego, oggi fenomeno della Juventus. Un feeling, quello con il brasiliano, nato diverso tempo fa: "Qualche anno fa lo avevamo in pugno, ma allora andavano di moda le ali e i trequartisti erano visti come fumo negli occhi da parte della maggior parte dei tecnici. Adesso il prossimo obiettivo saranno un paio di difensori di buone prospettive, ma non è detto che arrivino subito. Nostra intenzione è lavorare sul futuro, basti pensare agli arrivi di Arnautovic e Coutinho. Il primo è già pronto per il grande calcio nonostante i soli 20 anni, mentre il brasiliano ha bisogno di tempo ma qui da noi troverà l'allenatore giusto per crescere. Mourinho sa come far crescere i giovani e soprattutto non ha paura di gettarli nella mischia quando è il momento. In ogni caso, siamo convinti, con Coutinho, di aver preso un futuro campione. Per quanto riguarda Pandev, ne parleremo con Lotito che sta costruendo una bella Lazio usando il cervello. Con lui siamo in ottimi rapporti".

Durante la sua esperienza all'Inter da dirigente Branca ne ha viste di ogni, ma nel cassetto dei suoi ricordi restano vive due trattative in particolare: "Il colpo di mercato al quale sono più affezionato è Cambiasso, prelevato dal Real Madrid a costo zero, quelli più sofferti Davids e Ibrahimovic, soffiato al Milan all'ultimo momento". Capitolo cessioni: "Chi non capisce che dopo un anno difficile è meglio cercare fortuna altrove, è destinato a scomparire. Non mi riferisco a Quaresma, l'ho visto motivatissimo e da un po' lavora in modo convincente. Credo che pre­sto lo rivedremo al massimo del­le sue potenzialità. Per quanto riguarda Mancini, lo vedo rinato dopo la fiducia di Mourinho e presto sarà al meglio".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 03 settembre 2009 alle 10:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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