Mandorlini: "Questa Inter somiglia a quella dell'89. Milan in Coppa? Noi vincemmo un derby dopo un ko col Bayern"

Andrea Mandorlini, attuale allenatore del Padova, ha parlato a Sky Sport 24 del futuro derby in programma domenica. "Per il Milan conta stasera, poi si tirerà una linea - dice Mandorlini guardando anche all'impegno europeo dei rossoneri-. Credo sia troppo importante per la squadra di Pioli fare bene stasera, chi giocherà il derby si vedrà dopo. I miei ricordi del derby? Quello che mi fece male fu quello del gol di Hateley, quello più bello fu il derby vinto con gol di Minaudo, segnato dopo che avevo colpito un palo di testa. Ho tanti ricordi, molti belli ma alcuni anche difficili. In quel periodo il Milan era veramente forte, ci abbiamo messo un po' di tempo per vincere. Sono sempre stati derby molto sentiti, importanti nella mia vita. Io sono interista fin da bambino e sono contento che il derby di Milano sia tornato ad essere importante".

A differenza del Milan, l'Inter potrà prepararsi tutta la settimana per questa partita. "Per come lavora Conte, è un aspetto che mi fa essere sicuro che troveremo un'Inter carica e preparata. Si tratta di un derby importante per distanziare gli avversari. Credo che i nerazzurri saranno pronti, non giocare stasera è già importante. Faccio tutti gli scongiuri, è una gara fondamentale". Mandorlini ricorda un aneddoto. "Nel 1988/'89 uscimmo con le ossa rotte dalla sfida europea contro il Bayern Monaco il mercoledì, il fine settimana successivo vincemmo 1-0 il derby con un gran gol di Serena. Sicuramente questa gara di giovedì ha un peso ma poi le situazioni nervose cambiano tutto e sei pronto".

Proprio a quella squadra nerazzurra, che vinse il campionato, somiglia per Mandorlini l'Inter di oggi. "La compattezza difensiva è fondamentale. Questa Inter assomiglia molto a quella dei record, anche noi giocavamo 3-5-2 con Brehme a sinistra e Bianchi a destra. Rispecchia molto quelle caratteristiche. Anche quell'anno la difesa ha portato risultati importanti, ora vedo una squadra difficile da penetrare, con due attaccanti che si sacrificano, molto compatta. Pronta per tornare in alto. Barella? Potrei paragonarlo a Matteoli anche se come caratteristiche assomiglia anche a Berti, che aveva una capacità di attaccare migliore e faceva più gol. Però stiamo parlando di un giocatore bravissimo che crescerà ancora".

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