Ezequiel Lavezzi oppure Eder: questo il ballottaggio per il rinforzo che a gennaio Ausilio metterà a disposizione di Mancini. Da una parte l'argentino, dall'altra l'oriundo: la griglia delle preferenze vede il Pocho avanti di poco, ma tutto dipenderà dalle contingenze. Lo spiega oggi il Corriere dello Sport

"Con l’arrivo in Italia di Mazzoni, l’agente del Pocho, l’Inter conta infatti di avere finalmente il quadro definitivo della situazione - si legge -. In corso Vittorio Emanuele premono per comprendere se l’argentino abbia effettivamente intenzione di lasciare il PSG già a gennaio o se preferisca attendere la fine della stagione". Da sciogliere anche il nodo ingaggio: attualmente le richieste dell'ex Napoli sembrano troppo elevate. Decisiva sarà ancora una volta la sua volontà: restare altri sei mesi in semi-naftalina e andare via a zero in estate oppure dire subito addio a Parigi.

E allora ecco che torna di moda Eder, a un passo dal nerazzurro in estate. Adesso potrebbe essere Dodò l’apripista per Eder: "Tra Inter e Sampdoria esiste già un fronte aperto che, a breve, dovrebbe far sbarcare il terzino brasiliano a Genova - conferma il quotidiano romano -. Il club nerazzurro è pronto a venire incontro alle esigenze del club blucerchiato, ma in cambio è deciso a chiedere condizioni favorevoli per l’attaccante. In sostanza, l’idea sarebbe quella di studiare una formula che consenta a corso Vittorio Emanuele di limitare al minimo l’esborso per gennaio, per poi fa scattare l’acquisto a titolo definitivo solo al termine della stagione, legandolo magari a un determinato numero di presenze, oppure, preferibilmente, alla qualificazione in Champions. Dovendo rientrare di almeno 7 milioni di euro nel mercato di gennaio, l’Inter, infatti, nell’immediato non può permettersi investimenti ingenti". Per il Corsport, in caso di volontà ferrea di Eder di andare a Milano, stavolta nemmeno Ferrero potrebbe trattenerlo a Genova come accaduto in agosto.
 


 

 

 
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 05 gennaio 2016 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print