Resta ancora un alone di mistero su quanto accaduto nel pomeriggio del 31 agosto, quando il trasferimento di Amantino Mancini al Genoa sembrava ormai cosa fatta, prima del veto di Josè Mourinho. Una volta prese in considerazione le motivazioni che hanno spinto lo Special One a dire no alla cessione dell’esterno brasiliano, proviamo a fare ulteriore chiarezza sui frenetici minuti che hanno caratterizzato il rush finale dell’operazione tra Inter e Genoa. Secondo indiscrezioni giunte al nostro sito, erano le 17.30 quando Amantino Mancini aveva apposto la propria firma sul contratto che lo legava al club rossoblu, per la gioia di tutte le parti. Il brasiliano si era infatti convinto a tentare la fortuna in Liguria, consapevole dello scarso minutaggio che lo avrebbe atteso a Milano anche questa stagione.

Mentre non rimaneva che depositare le firme, però, è arrivato il no di Mourinho, che ha spiazzato un po’ tutti e ha fatto saltare un affare ormai definito. Lo stesso Moratti aveva dato il via libera alla cessione di Mancini ed è rimasto sorpreso dell’opposizione dell’allenatore portoghese. Per cercare di recuperare il terreno perduto nei confronti di una società amica come il Genoa, allora, la dirigenza nerazzurra ha offerto Ricardo Quaresma al posto di Mancini. Il portoghese non avrebbe opposto alcuna resistenza stavolta, ma a impuntarsi sarebbe stato Fabrizio Preziosi, figlio del presidente del Genoa Enrico, che in linea con le perplessità del padre avrebbe fermamente posto il veto sull’arrivo del Trivela, probabilmente per non concedergli una nuova occasione dopo il no di qualche settimana prima. In poche parole, l’intervento di Mourinho (che avrebbe lasciato andare via invece Quaresma) ha messo in imbarazzo la società nerazzurra, dal momento che esisteva una sorta di gentleman agreement con quella genoana circa la cessione di un esterno di valore alla squadra di Gasperini.

Sfumato prima Mancini, poi Quaresma, e scaduto il tempo delle trattative, il tacito accordo non ha potuto trovare compimento, lasciando così a bocca asciutta il Genoa, a cui serviva un esterno che sostituisse l’infortunato Jankovic. A questo punto, probabilmente, le due società da qui a gennaio continueranno a discutere dell’argomento e, se Mancini o Quaresma non dovessero trovare spazio all’Inter, appare scontato che uno dei due possa andare a giocare a Genova durante il mercato di riparazione, sempre che Preziosi abbia ancora bisogno di un giocatore in quella posizione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 04 settembre 2009 alle 19:14
Autore: Fabio Costantino
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