Come di consueto, Luciano Spalletti è protagonista della conferenza stampa pre-partita al Suning Training Centre, alla vigilia della delicata trasferta al Tardini contro il Parma. FcInterNews.it è sul posto e riporta le parole del tecnico nerazzurro in diretta testuale.

Cosa si aspetta di vedere a Parma. Basta il risultato?
"E' un momento in cui, visti i risultati, è lecito mettere in discussione tutto. Ma si rischia di fare ulteriore confusione e ci sono cose che vanno difese e che bisogna far riconoscere ai calciatori. Non è tutto da buttare. Quando non si fanno risultati i discorsi vanno a zero perché quello conta: andare in campo e fare una prestazione che serva alla squadra per ripartire, ma ci sono cose che dobbiamo portarci dietro. Mi aspetto di andare a giocare la partita per fare risultato mettendoci contenuti che ci hanno portati ad essere migliori nel lavoro fatto in questi diciotto mesi".

Serve lavorare più sulla tattica che sulla testa?
"Più sulla testa. Tatticamente ci sono delle piccole modifiche perché lo scorrimento delle partite giocate e del lavoro fatto ha dimostrato che la scelta fatta era giusta. E' chiaro che in partite come queste in campo bisogna mandarci oltre alla conoscenza tattica e la tecnica un po' di cuore. Bisogna tirar fuori l'orgoglio per la maglia che vestiamo, assumendoci le nostre responsabilità. Dobbiamo lavorare con urgenza sulle cose da migliorare".

Qual è la più urgente da migliorare? Non avete fatto molti gol ultimamente, ad esempio.
"Diverse. Una soltanto non basta. E il fatto che sembri abbordabile la partita di Europa League non è così per quanto fatto vedere ultimamente. Dobbiamo lottare su ogni pallone contro ogni squadra. C'è in ballo la nostra qualità professionale. Bisogna tirarsi fuori da questo momento. Le partite, se ci arrivi con la forza mentale che hai e la squadra che è nelle condizioni di esprimere il proprio massimo si possono vincere tutte. La differenza si fa dall'80-90% in poi, perché al 70% ci arrivano tutti. Dobbiamo mettere le qualità che abbiamo a disposizione per vincere, perché sennò ti vanno contro e sembra tutto da buttare via".

Cosa vi è mancato di più nel 2019? Quanto è importante ritrovare Icardi?
"Quel che ci è mancato è un pezzetto delle nostre immense qualità. Ci è successo poi qualcosa che ci ha messo contro dei particolari o delle situazioni che succedono in tutte le squadre che hanno ancora peggiorato la nostra performance degli ultimi periodi: infortuni, squalifiche, qualche divagazione in conseguenza del mercato che non ci aiuta molto. Icardi è dentro queste cose che abbiamo elencato più volte e che stiamo ribadendo anche adesso. Il talento, il calciatore forte, quello che fa gol, viene sempre in conseguenza del lavoro di squadra. Se non funziona non c'è bomber che mossa rimettere a posto le sorti della squadra. Può fare quel gol che può aiutare per quella partita lì, poi se ognuno di noi ci mette qualcosa sono tante le cose che possono migliorare, ma è tutto l'assieme che deve migliorare".

Da dicembre in poi l'Inter segna meno di prima. Lo colleghi al fatto che Icardi sta segnando meno o ci sono difficoltà più di squadra? Di che natura?
"In base alle analisi fatte, ci sono giocate che avrebbero meritato conclusioni diverse per quanto visto. In base alle statistiche ne abbiamo fatte più in questo periodo che non tempo fa. Sta tutto nel riuscire a prendere il massimo da quelli che sono i momenti, gli eventi della partita e questi particolari ora non è che siamo bravissimi a sfruttarli nella loro totalità. Dobbiamo andare a fare una prestazione importante, delle piccole missioni nella partita in cui portare a casa il risultato di quel momento lì. Nelle corse, nei contrasti, nei duelli fisici fatti di colpi di testa, perché poi sulle palle inattive siamo più forti di quello che stiamo facendo vedere, sia nel fare gol che nel prenderlo. Se ne esce solo col lavoro. Analizzando velocemente, con onestà e lucidità, quel che dobbiamo fare e pigiare forte nella direzione delle scelte che facciamo".

Quanto sono state importanti le dichiarazioni di Marotta per lei? E' d'accordo sul fatto che manchi personalità in rosa?
"Con Marotta per me è sempre stata allo stesso modo. Il messaggio è sempre stato lo stesso, che ho ricevuto dalla società e da chi ho vicino quotidianamente. Noi ci siamo legati per tre anni in estate perché eravamo consapevoli di dover fare un percorso che avrebbe richiesto tempo per riuscire a portare il discorso dove molti si aspettano e dove vogliamo portarlo e per quanto mi riguarda le cose non sono cambiate. Se non sono cambiate nemmeno per la società mi fa piacere, ma tra me e la squadra che va in campo nessuno può aiutarci nello sviluppo della partita, così come nessuno può fermarci. Per cui si va lì dentro per onorare la maglia, i tifosi, il club, me stesso, il rispetto per tutti quelli che lavorano nell'Inter. Le risposte non le dobbiamo dare a voi, o per lo meno anche, ma quelle importanti bisogna darle in partita. Durante la ricerca del risultato. Poi è chiaro che ci siamo dentro con tutti e due i piedi perché ora servono i risultati e velocemente".

Come ha visto Keita e Nainggolan?
"Keita sarà a disposizione dalla prossima partita di Europa League. E' chiaro che dopo l'inattività un po' di contesto reale per rimettersi a posto ci vuole, ma averlo a disposizione vuol dire avere qualità che oggi mancano un po' alla squadra. Nainggolan nell'ultima partita l'ho visto meglio, così come nello scorrere degli allenamenti. Mi aspetto da lui grandi reazioni e grandi cose, perché ha un passato per cui può dare qualcosa in funzione di esperienze vissute e di momenti fatti, di difficoltà e di risultati che non vengono in base a una sconfitta pesante. Sa gestire le pressioni e deve tirare fuori le sue qualità".

FcIN - Borja Valero ci sarà per il Rapid Vienna?
"Bisogna vederlo. C'è da valutare cosa verrà fuori, dato che sta persistendo questa infiammazione"

FcIN - Ritiene positivo che Bastoni abbia trovato spazio così presto al Parma? E' già pronto per l'Inter?
"In questa analisi ci possono essere tante situazioni. l'Inter ha diversi calciatori e deve avere un parco giocatori per cui si fanno degli scambi o dei prestiti e ci si trova forti anche calciatori emergenti che fanno parte del nostro club e che hanno la possibilità di sviluppare le proprie capacità. E' un calciatore forte e ci metterà quello che lui ritiene opportuno per farci vedere che può essere utile anche a noi".

In ultimo Spalletti ha parlato di quanto accaduto a Manuel Bortuzzo ed Emiliano Sala.
"Volevamo fare un discorso di vicinanza alle famiglie di Manuel Bortuzzo ed Emiliano Sala. Sono cose che ti rendono impotente e che non dovrebbero succedere, mandiamo un abbraccio alle famiglie".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 08 febbraio 2019 alle 12:30 / Fonte: dall'inviato al Suning Training Centre (Appiano Gentile), Mattia Todisco
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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